Sono microliti, piccole pietre: Prose postume

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Titolo originale:

Microliths They Are, Little Stones: Posthumous Prose

Contenuto del libro:

A metà degli anni Cinquanta Paul Celan suggerì di avere in mente una scrittura "un po' più sobria e più spaziosa" delle sue poesie. Eppure, nel corso della sua vita Celan pubblicò pochissimo di questi lavori "più spaziosi", cioè in prosa, a parte due saggi che erano discorsi pubblici di accettazione di un premio, e alcuni pezzi occasionali spesso pubblicati, o meglio, nascosti in luoghi oscuri. È solo con questo volume, curato da Barbara Wiedemann e Bertrand Badiou, che si possono scoprire i molteplici risultati di Celan come scrittore di prosa.

Ad esempio, nei primi giochi linguistici di ispirazione surrealista. Negli aforismi pungenti e amari, "controfari" lanciati su quelle date concrete da cui e verso cui sono scritte le sue poesie: dai primi anni Sessanta abbiamo a che fare con testi che esibiscono esplicitamente la loro contemporaneità. Oppure nella critica poetologica dei pregiudizi con cui sono stati letti i volumi della sua poesia. Tra i più sorprendenti e attraenti di questi scritti in prosa ci sono le narrazioni, le "storie" e i dialoghi con lo sfondo del suo destino ebraico.

Questa versione inglese di Microliths segue la prima edizione tedesca del 2005. L'unica differenza è nella sezione finale, i commenti, che è una versione ridotta del commento originale di Wiedemann e Badiou, con alcuni materiali aggiuntivi di Pierre Joris. Il traduttore, che quest'anno conclude un impegno di 52 anni nel portare l'opera di Celan in inglese, e l'editore sono onorati di pubblicare questo libro - l'unica grande raccolta di prosa di Paul Celan - nel 2020, anno del suo centesimo compleanno e del suo cinquantesimo decesso.