Il libro dell'inquietudine

Recensioni dei lettori

Il Libro dell'inquietudine di Fernando Pessoa è una raccolta profondamente introspettiva di pensieri e riflessioni che approfondiscono temi esistenziali, presentati attraverso il personaggio di Bernardo Soares. Il libro è apprezzato per la sua prosa lirica e le sue intuizioni filosofiche, anche se è accompagnato dall'avvertenza che può influire negativamente sull'umore di alcuni lettori. La sua natura frammentaria può essere sia un punto di forza che una fonte di frustrazione, e porta a un'esperienza di lettura unica che risuona con coloro che apprezzano la letteratura profonda e contemplativa.

⬤ Prosa brillante, lirica ed esistenziale che affascina i lettori.
⬤ Profonde intuizioni sull'esistenza umana, sulla depressione e sulla solitudine.
⬤ Struttura unica e innovativa che consente una lettura non lineare.
⬤ Offre riflessioni profonde che possono risuonare a livello personale.
⬤ L'apprezzata traduzione di Richard Zenith ne migliora l'accessibilità.
⬤ Si rivolge agli introversi e a chi cerca un'esperienza di lettura contemplativa.

⬤ Può essere eccessivamente cupo e deprimente; non è adatto a tutti gli stati d'animo.
⬤ Manca di una narrazione coesa e può risultare ripetitivo.
⬤ Alcuni lettori trovano la scrittura troppo ossessiva o sdolcinata.
⬤ Richiede una lettura lenta e riflessiva che può risultare noiosa per alcuni.
⬤ La qualità fisica del libro è stata criticata da alcuni lettori perché di basso livello.

(basato su 175 recensioni dei lettori)

Titolo originale:

The Book of Disquiet

Contenuto del libro:

La pluripremiata traduzione completa e integrale - “la migliore versione in lingua inglese che probabilmente vedremo per molto tempo, se non mai” ( The Guardian ) - di un'opera di genio inclassificabile: il coronamento del moderno maestro portoghese.

Vincitore del Premio Calouste Gulbenkian per la traduzione portoghese.

Un classico Penguin

Fernando Pessoa era molti scrittori in uno. Attribuiva i suoi prolifici scritti a una vasta gamma di sé alternativi, ognuno dei quali aveva una biografia, un'ideologia e un oroscopo distinti. Quando morì nel 1935, Pessoa lasciò un baule pieno di scritti incompiuti e inediti, tra cui le notevoli pagine che compongono il suo capolavoro postumo, Il libro dell'inquietudine, un'opera sorprendente che, secondo le parole di George Steiner, “conferisce a Lisbona l'incanto della Dublino di Joyce o della Praga di Kafka”.

Pubblicata per la prima volta circa cinquant'anni dopo la sua morte, questa raccolta unica di brevi paragrafi aforistici comprende l'“autobiografia” di Bernardo Soares, uno degli io alternativi di Pessoa. In parte diario intimo, in parte poesia in prosa, in parte narrazione descrittiva, tradotto in modo accattivante da Richard Zenith, Il libro dell'inquietudine è una delle più grandi opere del XX secolo.

Pessoa è un genio” - Andr Aciman.