Lettere a un giovane poeta

Recensioni dei lettori

Le recensioni del libro evidenziano il suo profondo impatto sui lettori, in particolare artisti e scrittori, nonché la bellezza della scrittura di Rilke e la qualità della traduzione di Stephen Mitchell. Tuttavia, alcune edizioni soffrono di un editing scadente e di traduzioni mediocri, il che porta a esperienze contrastanti tra i lettori.

⬤ Profonda ispirazione e incoraggiamento per artisti e scrittori.
⬤ La traduzione di Stephen Mitchell è molto apprezzata per aver catturato l'essenza dell'opera di Rilke.
⬤ Sono disponibili bellissime edizioni, che sono interessanti come regali.
⬤ Il contenuto ha colpito profondamente e positivamente molti lettori, offrendo conforto e guida nei momenti difficili.

⬤ Alcune traduzioni sono considerate mediocri ed eccessivamente prolisse, perdendo la qualità poetica del testo originale.
⬤ Alcune edizioni presentano errori grammaticali e di battitura, che possono compromettere l'esperienza di lettura.
⬤ Alcuni lettori hanno trovato il libro solo parzialmente soddisfacente e desiderano una comprensione più profonda.

(basato su 32 recensioni dei lettori)

Titolo originale:

Letters to a Young Poet

Contenuto del libro:

Mentre era studente, Franz Kappus iniziò a inviare le sue poesie a un giovane Rainer Maria Rilke, in cerca di consigli. Le dieci lettere di Rilke che ne risultano, pubblicate dopo la sua morte, contengono parole di luminosa intimità in cui Rilke modella l'estasi del desiderio giovanile in una considerazione su come vivere deliberatamente la vita.

Diventare un artista è un apprendistato nella solitudine, nella ricerca e nella sofferenza. Alla domanda iniziale di Herr Kappus se i suoi versi sono buoni, Rilke risponde con il rifiuto di tutte le preoccupazioni esteriori e con l'ammonimento ad andare dentro di sé, a scoprire se le proprie motivazioni poetiche raggiungono i recessi nascosti del cuore. Perché l'artista è solo, solo, centrato nel suo intimo. Rilke parla poi di circondarsi di libri, nei quali si può entrare in mondi di inconcepibile grandezza. In una lettera successiva scrive della vocazione dell'artista come di una crescita nello spirito dell'infanzia, dove tutto ciò che accade è sempre un inizio. E scrive dei momenti di dolore come di una cosa nuova che entra in noi e, inosservata, diventa parte della nostra stessa linfa vitale.

Per Rilke, l'arte è un modo di vivere: diventare un poeta o un artista non significa tanto imparare il proprio mestiere quanto diventare un certo tipo di persona. L'atto è preceduto dall'essere, così che una sfrenata dedizione al processo creativo deve procedere dal nutrimento della pazienza e dall'approfondimento della propria vita interiore. Un'immensa quiete interiore, che attraversa il tempo, precede giustamente ogni sforzo di creazione artistica. Lo sviluppo di un artista non si misura in base al tempo o a qualsiasi altro indicatore esterno: "Essere un artista non significa fare conti e conteggi, ma maturare come l'albero che non forza la sua linfa, e che si trova fiducioso nelle tempeste della primavera senza il timore che dopo di esse non arrivi l'estate. Arriva. Ma arriva solo per i pazienti, che sono lì come se l'eternità fosse davanti a loro....".

Questo è un libro da incontrare in gioventù e da portare con sé fino alla vecchiaia, un vademecum nella scuola dell'essere artistico e del vivere riflessivo.