Punteggio:
Il libro di Michael Pollan “Questa è la tua mente sulle piante” analizza gli effetti dell'oppio, della caffeina e della mescalina sulla mente e sul corpo, mescolando esperienze personali con approfondimenti storici e scientifici. Il libro è stato giudicato coinvolgente e informativo, ma la sua accoglienza varia, in particolare per quanto riguarda l'efficacia delle sue sezioni.
Vantaggi:⬤ Ben scritto e informativo
⬤ narrazioni personali coinvolgenti
⬤ ricerche approfondite
⬤ approfondimenti stimolanti sulla cultura e l'applicazione delle droghe
⬤ incoraggia la curiosità sulle piante e i loro effetti
⬤ accessibile e facile da leggere.
⬤ Qualità incoerente tra le varie sezioni, in particolare l'ultimo capitolo sembra disarticolato
⬤ alcuni lettori lo hanno trovato meno informativo rispetto ai lavori precedenti
⬤ percepito come una continuazione piuttosto che una nuova esplorazione
⬤ le narrazioni egocentriche possono sminuire le intuizioni comuni.
(basato su 175 recensioni dei lettori)
This Is Your Mind on Plants
Dall'autore bestseller numero uno del New York Times Michael Pollan, una sfida radicale al modo in cui pensiamo alle droghe e un'esplorazione della potente attrazione umana per le piante psicoattive - e degli altrettanto potenti tabù.
Di tutte le cose per cui gli esseri umani si affidano alle piante - sostentamento, bellezza, medicina, fragranza, sapore, fibra - sicuramente la più curiosa è l'uso che ne facciamo per cambiare la coscienza: per stimolare o calmare, per manipolare o alterare completamente le qualità della nostra esperienza mentale. Prendiamo il caffè e il tè: Le persone di tutto il mondo si affidano alla caffeina per aguzzare la mente. Ma di solito non pensiamo alla caffeina come a una droga o al suo uso quotidiano come a una dipendenza, perché è legale e socialmente accettabile. Allora, che cos'è una “droga”? E perché, per esempio, fare il tè dalle foglie di una pianta di tè è accettabile, mentre fare il tè dalla testa del seme di un papavero da oppio è un crimine federale?
In Questo è il tuo pensiero sulle piante, Michael Pollan si immerge in profondità in tre droghe vegetali - oppio, caffeina e mescalina - e mette in evidenza la fondamentale stranezza e arbitrarietà del nostro pensiero su di esse. Esplorando e partecipando alle culture che sono cresciute intorno a queste droghe, consumandole (o, nel caso della caffeina, cercando di non consumarle), Pollan fa i conti con la potente attrazione umana per le piante psicoattive. Perché ci spingiamo così tanto a cercare questi cambiamenti di coscienza e poi perché recintiamo questo desiderio universale con leggi, costumi e sentimenti contrastanti?
In questa miscela unica di storia, scienza e memorie, oltre che di giornalismo partecipativo, Pollan esamina e sperimenta queste piante da diversi punti di vista e contesti, gettando una nuova luce su un argomento che troppo spesso viene trattato in modo riduttivo: come una droga, sia essa lecita o illecita. Ma questa è una delle cose meno interessanti che si possano dire su queste piante, come dimostra Pollan, perché quando le portiamo nel nostro corpo e lasciamo che cambino la nostra mente, ci impegniamo con la natura in uno dei modi più profondi possibili. Basato in parte su un saggio pubblicato quasi venticinque anni fa, questa innovativa e singolare considerazione delle piante psicoattive e della nostra attrazione nei loro confronti nel corso del tempo, ci offre uno specchio sui bisogni e le aspirazioni fondamentali dell'uomo, sulle operazioni della nostra mente e sul nostro legame con il mondo naturale.
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Ultima modifica: 2024.11.08 20:28 (GMT)