Tutto mio! Felicità, proprietà e nomi nella Cina dell'XI secolo

Titolo originale:

All Mine!: Happiness, Ownership, and Naming in Eleventh-Century China

Contenuto del libro:

Sotto la dinastia Song, la Cina conobbe una rapida crescita commerciale e la monetizzazione dell'economia. Nello stesso periodo, l'austera svolta etica che portò al neoconfucianesimo divenne sempre più prevalente nella burocrazia imperiale e nella cultura dei letterati.

Tracciando le influenze di queste tendenze nella storia intellettuale cinese, Tutti miei! esplora i vari modi in cui gli scrittori dell'XI secolo hanno affrontato i valori contrastanti di questo nuovo mondo. Stephen Owen sostiene che nella nuova economia del denaro dei Song, gli scrittori si preoccuparono di stabilire se le cose materiali potessero dare la felicità. I pensatori più importanti tornarono su questo problema, soppesando le influenze contrastanti dei possedimenti mondani e del comfort materiale contro l'ideologia confuciana, che individua la vera soddisfazione nella Via e disdegna l'attaccamento alle cose.

In una serie di saggi, Owen esamina le opere di scrittori come il maestro di prosa Ouyang Xiu, che si chiedeva se la tranquillità potesse essere trovata nella zona periferica in cui era stato esiliato; il poeta e saggista Su Dongpo, che fu processato per aver calunniato l'imperatore; e lo storico Sima Guang, il cui giardino privato suscitò riflessioni sulla proprietà privata. Attraverso letture straordinariamente originali di importanti figure dell'XI secolo, Tutti miei! indaga non solo sulle condizioni materiali della felicità, ma anche sulle condizioni più ampie della conoscenza.