Tartufo

Recensioni dei lettori

Tartufo di Molière è una commedia senza tempo che critica l'ipocrisia e l'inganno. I lettori ne apprezzano l'arguto ritratto dei personaggi, in particolare di Tartufo, e la sua costante attualità nella società odierna. La traduzione di Richard Wilbur è molto apprezzata per la sua qualità poetica. Molti trovano che l'opera sia umoristica e perspicace, il che la rende una lettura preziosa per gli amanti della satira e della commedia.

L'opera è un capolavoro comico con critiche taglienti all'ipocrisia, personaggi brillantemente realizzati e rimane attuale. La traduzione di Richard Wilbur è nota per la sua qualità poetica, che rende la lettura piacevole. I lettori hanno trovato l'opera divertente e perspicace e ne hanno apprezzato l'intramontabilità come classico della letteratura.

Alcuni lettori hanno trovato l'opera meno coinvolgente se letta piuttosto che rappresentata, preferendo l'esperienza teatrale. In alcune recensioni si è detto che la lettura potrebbe non avere la stessa risonanza della rappresentazione teatrale. Alcune recensioni indicano che chi non ha familiarità con il contesto della satira potrebbe valutarla male.

(basato su 99 recensioni dei lettori)

Titolo originale:

Tartuffe

Contenuto del libro:

L'arguto adattamento in versi di Constance Congdon del classico senza tempo di Moliere, in cui un truffatore religioso si infiltra nella casa di un uomo credulone e della sua esasperata famiglia, si è prestato a produzioni ambientate nel Texas dei giorni nostri, a New Orleans e persino nel New Jersey dei Soprano. "Constance Congdon si infila nei difficili panni di Moliere e la calzata è perfetta come quella di Cenerentola.

L'arguzia fulminante e l'urgenza senza respiro di Congdon fanno sì che il cuore oscuro di Tartuffe brilli di un calore del ventunesimo secolo". -John Guare " L'ambientazione esagerata della produzione di TARTUFFE del Two River Theater è una McMansion texana decorata come un parco a tema Disney. Una scala a chiocciola a due piani, la cui ringhiera in ferro presenta il motivo ricorrente di una stella solitaria incastonata in uno sperone, domina lo spazio.

Il salotto sottostante, in stile Louis-the-Something, ha un divano damascato con stemmi argentati dei Texas Ranger che ne ornano la gonna e cuscini in cavallino appoggiati agli angoli. Sopra la tromba delle scale, un'enorme croce, azionata da un telecomando, attende di essere illuminata. Mangia il tuo cuore, J.

R. La regista Jane Page ha preso la nuova versione in rima di Constance Congdon della satira di Moliere del 1664, basata su una traduzione di Virginia Scott, e l'ha collocata in Texas (da qualche parte vicino a un Neiman Marcus, come testimoniano le borse della spesa) nel 2006 circa. L'idea funziona meravigliosamente, con ciascuno dei personaggi comici del drammaturgo che scivola con naturalezza nel twang e nel passo a due...

Il tutto si traduce in un divertente branding in stile texano, in uno spiedo e in un arrosto di un cattivo che tutti amano odiare. "Naomi Siegel, New York Times.