La relazione oggettuale: Il seminario di Jacques Lacan, libro IV

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Titolo originale:

The Object Relation: The Seminar of Jacques Lacan, Book IV

Contenuto del libro:

"La madre inappagata e insoddisfatta attorno alla quale il bambino risale la china del suo narcisismo è qualcuno di reale. È proprio lì e, come tutte le altre creature insoddisfatte, è alla ricerca di ciò che può divorare, quaerens quem devoret. Ciò che il bambino ha trovato una volta come mezzo per eliminare l'inappagamento simbolico è ciò che potrebbe trovare di nuovo di fronte a sé come una bocca spalancata (...) Essere divorati è un grave pericolo che le nostre fantasie ci rivelano. Lo troviamo all'origine e lo ritroviamo in questa svolta del percorso, dove ci dà la forma essenziale in cui si presenta la fobia. Lo ritroviamo quando guardiamo le paure del piccolo Hans (... ) Con il supporto di ciò che vi ho mostrato oggi, vedrete meglio i rapporti tra fobia e perversione (... ) Arriverò a dire che interpreterete il caso meglio di quanto abbia fatto Freud stesso (... )".

Estratto dal capitolo XI.

"(... ) non è un caso che ciò che è stato percepito, ma in modo poco evidente, è che la castrazione è in relazione con la madre tanto quanto con il padre. Possiamo vedere nella descrizione della situazione primordiale come la castrazione materna implichi per il bambino la possibilità di essere divorato e morso. In relazione a questa anteriorità della castrazione materna, la castrazione paterna è un sostituto (... )".

Estratto dal capitolo XXI.

"(Nel caso del piccolo Hans) La trasformazione iniziale, che si rivelerà decisiva, è (... ) la trasformazione del mordere in svitare la vasca da bagno, che è qualcosa di completamente diverso, in particolare per il rapporto tra i protagonisti. Mordere voracemente la madre, come atto o come comprensione del suo significato del tutto naturale, anzi temere a sua volta il famigerato morso incarnato dal cavallo, è qualcosa di ben diverso dallo svitare, dallo spodestare la madre, e mobilitarla in questo affare, portandola nel sistema nel suo insieme, per la prima volta come elemento mobile e, allo stesso modo, come elemento equivalente a tutti gli altri".

Estratto dal capitolo XXIII.