La legge di Seward: Avvocatura di campagna, diritti relazionali e schiavitù

Titolo originale:

Seward's Law: Country Lawyering, Relational Rights, and Slavery

Contenuto del libro:

In Seward's Law, Peter Charles Hoffer sostiene che la pratica legale di William H. Seward ad Auburn, New York, ha informato la sua teoria dei diritti relazionali - una teoria che dimostrava come il Paese potesse porre fine alla schiavitù e stabilire una forma pratica di giustizia. Questa teoria, dimostra Hoffer, era legata alla carriera di Seward come avvocato di campagna. Nonostante la sua ascesa alla ribalta, e addirittura alla preminenza, come segretario di Stato degli Stati Uniti, la mentalità da avvocato di campagna di Seward perdurò per tutta la vita, come si evince dai suoi atteggiamenti personali e dalla sua condotta professionale.

I diritti relazionali, identificati e definiti qui per la prima volta da Hoffer, sono comunitari e reciproci, ciò che ognuno deve a ogni altro membro della propria comunità. Tali diritti sono al centro di una visione giurisprudenziale che deriva direttamente dal vivere in un villaggio. Sebbene Seward fosse limitato dai costumi vittoriani e dalle presunzioni razziste del suo tempo, il concetto di diritti relazionali che lo animava era la naturale antitesi alle teorie e alle pratiche della schiavitù. Nel regime giuridico alla base dell'istituzione, i padroni non dovevano nulla ai loro schiavi, mentre gli schiavi dovevano incondizionatamente la vita e il lavoro ai loro padroni. L'insopprimibile conflitto era, per Seward, giurisprudenziale, oltre che morale e politico.

L'assunto principale di Hoffer in Seward's Law è che una vita trascorsa come avvocato influenza il modo in cui una persona risponde alle sfide quotidiane. Seward rimase un avvocato di campagna nel cuore, e questo fatto definì il corso della sua carriera politica.