Confessioni

Recensioni dei lettori

Le recensioni della traduzione di Sarah Ruden delle “Confessioni” di Agostino sono in gran parte positive e ne sottolineano l'accessibilità, il linguaggio moderno e la prosa coinvolgente. I lettori apprezzano il modo in cui la traduzione rivitalizza il testo classico di Agostino, rendendolo attuale e piacevole per i lettori contemporanei. Tuttavia, alcuni recensori esprimono perplessità su specifiche scelte di traduzione e sulla natura prolissa degli scritti di Agostino, e alcuni si sono sentiti sopraffatti dal linguaggio o dalla struttura.

Linguaggio moderno e accessibile, esperienza di lettura coinvolgente e piacevole, note utili, nuove intuizioni sull'opera di Agostino e una bella presentazione. Molti lettori hanno trovato più facile entrare in contatto con i pensieri e le esperienze di Agostino rispetto alle traduzioni precedenti.

Alcuni ritengono che alcune scelte di traduzione distraggano, come l'uso di “Maestro” per “dominus”. Alcune recensioni menzionano la natura prolissa della prosa di Agostino, che può essere opprimente. Altri ritengono che l'organizzazione del testo sia difficile per i riferimenti incrociati alle citazioni.

(basato su 51 recensioni dei lettori)

Titolo originale:

Confessions

Contenuto del libro:

Una delle grandi opere della letteratura occidentale, del pensatore forse più importante dell'antichità cristiana, in una nuova e rivoluzionaria traduzione di uno dei maggiori classicisti di oggi.

La traduzione fresca e dinamica delle Confessioni di Sarah Ruden ci avvicina all'intento di Agostino più di qualsiasi altra versione precedente. Mette sotto i riflettori la vita di un individuo per mostrare come tutte le vite abbiano un significato universale ed eterno.

In questa narrazione intensamente personale, Agostino racconta la storia della sua giovinezza peccaminosa e della sua conversione al cristianesimo. Descrive la sua ascesa da un'umile fattoria del Nord Africa a un prestigioso incarico nella capitale imperiale romana di Milano, la sua lotta contro la propria sessualità prepotente, la sua rinuncia all'ambizione secolare e al matrimonio, e il recupero della fede che sua madre gli aveva insegnato nei primi anni di vita. Le preoccupazioni di Agostino sono spesso sorprendentemente contemporanee e la modalità confessionale da lui inventata si ritrova ovunque nella scrittura di oggi.

Basata sulla padronanza del latino così come era scritto e parlato nel mondo antico, la traduzione di Sarah Ruden rappresenta un'audace svolta rispetto ai suoi predecessori - e la traduzione storicamente più accurata di sempre. Bella dal punto di vista stilistico, senza concessioni per adattarsi alla teologia e ai rituali successivi, la versione di Ruden offrirà ai lettori una nuova prospettiva sorprendente e illuminante su uno dei testi centrali del cristianesimo.

Elogio delle Confessioni

" Ruden) ha chiaramente riflettuto a fondo su ciò che Agostino stava cercando di dire"-- The Wall Street Journal.

"Una traduzione del capolavoro di Agostino che rende giustizia sia a lui che al suo Dio... Piccoli e ripetuti atti di attenzione alle radici umili e umane dell'immaginario di Agostino sulle sue relazioni con Dio, permettono a Ruden di trasmettere un senso vivo dell'Essere davanti al quale lo troviamo assorto in preghiera: 'Silenzioso, longanime e con tanta misericordia nel tuo cuore'"-- The New York Review of Books.

"Deliziosamente leggibile... In questa vivace traduzione piena di prosa vivida e personale, Ruden presenta ai lettori un santo che molti si renderanno conto di aver solo pensato di conoscere.... Avvicinandosi al suo soggetto con una profonda conoscenza religiosa e storica, Ruden) sceglie di tradurre Agostino come un narratore performativo e coinvolgente piuttosto che come un teologo sistematico"-- Publishers Weekly (recensione stellata).

"La traduzione di Ruden rende l'antico testo di Agostino accessibile a una nuova generazione di lettori con un vero e proprio gusto dell'originale latino"-- Library Journal.

" Il curriculum di Ruden come traduttrice di testi antichi... stabilisce chiaramente il suo notevole talento"-- Christianity Today.