Spergiuro e perdono, Volume I: Volume 1

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Titolo originale:

Perjury and Pardon, Volume I: Volume 1

Contenuto del libro:

Un'indagine sulla problematica dello spergiuro, o menzogna, e del perdono da parte di uno dei filosofi più influenti del XX secolo.

"Si chiede perdono solo per ciò che è imperdonabile". Da questa contraddizione nasce Spergiuro e perdono, un ciclo di due anni di seminari tenuti da Jacques Derrida alla cole des hautes tudes en sciences sociales di Parigi alla fine degli anni Novanta. In queste sessioni, Derrida si concentra sulla posta in gioco filosofica, etica, giuridica e politica del concetto di responsabilità. Il suo obiettivo principale è quello di sviluppare quella che chiama una "problematica della menzogna" studiando diverse forme di tradimento: infedeltà, negazione, falsa testimonianza, spergiuro, promesse non mantenute, profanazione, sacrilegio e blasfemia.

Sebbene il perdono sia una nozione ereditata da molteplici tradizioni, il processo di perdono sfugge a queste tradizioni, disturbando le categorie di conoscenza, senso, storia e legge che tentano di circoscriverlo. Derrida insiste sull'incondizionalità del perdono e mostra come la sua complessa temporalità destabilizzi tutte le idee di presenza e persino di soggettività. Per Derrida, il perdono non può essere ridotto al pentimento, alla punizione, al castigo o alla salvezza, ed è inseparabile dalla nozione di spergiuro e da essa perseguitato. Attraverso letture ravvicinate di Kant, Kierkegaard, Shakespeare, Platone, Janklvitch, Baudelaire e Kafka, nonché di testi biblici, Derrida esplora diverse nozioni sul "male" o sulla malignità della menzogna, sviluppando al contempo un complesso racconto del perdono attraverso diverse tradizioni.