Ragazzi vivi

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Titolo originale:

Boys Alive

Contenuto del libro:

Un romanzo audace, un tempo ampiamente censurato, sulla vita grama, straziante e inventiva della gioventù disabitata di Roma, scritto da uno dei più grandi registi italiani.

Ragazzi vivi, pubblicato nel 1955, è stato il primo romanzo di Pier Paolo Pasolini e rimane la sua opera narrativa più conosciuta. Trasferitosi a Roma qualche anno prima, dopo essersi trovato coinvolto in uno scandalo sessuale di provincia, l'impatto della città su Pasolini - il suo dialetto vivace e aggressivo, lo squallore e la violenza del dopoguerra - fu accompagnato dalla nuova consapevolezza che per lui la rispettabilità non era più un'opzione: "Che mi piacesse o no, ero stato marchiato con il pennello di Rimbaud... o anche di Oscar Wilde". Alla ricerca urgente di un lavoro di insegnamento, di parti in film, di giornalismo letterario, di qualsiasi cosa che gli permettesse di raggiungere l'indipendenza e la sicurezza, fu attratto da altri emarginati che non si curavano dei valori borghesi, che vivevano intensamente, con noncuranza, rifiutando di essere ostacolati da scrupoli e convenzioni.

In questo contesto iniziò a lavorare a un romanzo e, sebbene il socialismo fosse la moda intellettuale e artistica dell'epoca e Pasolini fosse socialista, il suo libro era completamente privo di qualsiasi sentimento o preoccupazione paternalistica per la condizione dei diseredati. Pasolini gode della vitalità dello squallore che evoca con tanta ricchezza ed energia. In Ragazzi vivi, dedica il suo lirismo nativo e le sue vaste risorse letterarie a evocare un inferno urbano tanto vasto e orrendo quanto colorato e dinamico.

Non c'è una grande trama, ma la voce narrante di Pasolini si muove come un missile a ricerca di calore, agganciandosi infallibilmente a situazioni di grande intensità, conflitto e comicità. Non possedendo nulla, i suoi giovani personaggi lottano per sopravvivere e vivere. Devono a tutti i costi divertirsi: la noia è morte. E se il cibo e il divertimento devono essere pagati, allora si troveranno i soldi: saccheggiando, rubando, rovistando, rubando. Una volta trovato, viene immediatamente sperperato in vestiti e scarpe eleganti, bevuto, giocato d'azzardo o semplicemente perso. La vanagloria e l'esibizionismo sono la norma e ogni ragazzo aspira a essere il più duro, il più scaltro, il più spregiudicato del quartiere. All'inizio di ogni nuovo episodio - un furto in un magazzino, una serata di gioco d'azzardo, una ricerca di sesso - il lettore non può che tremare, in attesa che il disastro colpisca. Tutto è in bilico. Nulla è prevedibile.

La nuova traduzione di Tim Parks del primo capolavoro di Pasolini fa emergere il sale e l'intelligenza di quest'opera d'arte vitale e mai meno che scandalosa.