La rabbia

Titolo originale:

La rabbia / Anger

Contenuto del libro:

Scritto in risposta alla richiesta del produttore Gastone Ferranti di commentare un set di cinegiornali, il poeta risponderà con un proprio montaggio. Attraverso il dispiegarsi di una crisalide di immagini, in La rabbia (1963), l'obiettivo di Pasolini spazia sulla repressione sovietica in Ungheria; sulla rivoluzione cubana; sull'oggetto utopico dell'esplorazione spaziale; sulla prigionia politica in Algeria; sulla liberazione delle ex colonie europee; sull'elezione di Papa Giovanni XXIII; sulla prospettiva della rivoluzione in Africa e in Medio Oriente; in Europa e in America Latina...

Qui c'è una panoplia di intimidazioni fotorealiste. La morte di Marilyn Monroe si impone come idea in questa marea di riflessioni, mentre il verso del poeta si illumina di rime e contrappunti concettuali. Nella traduzione di Viti, l'intreccio di prosa e poesia che compone La rabbia ritrae la vitalità dell'opera di Pasolini nella sua capacità di parlare sia alle specificità dei suoi contesti, sia al carattere del nostro presente, sia al fatto ironico di una vita vissuta contro il baratro del malcontento nelle sue miriadi di forme.

In questo caso, abbiamo un confronto sorprendente di una lotta rivoluzionaria in stasi, incastonata in linee che si cristallizzano in un appello contro la cecità. Oltre alla prima traduzione integrale in lingua inglese delle "Sequenze" di Pasolini, la pubblicazione di La rabbia da parte di Tenement Press comprende anche un'introduzione di Roberto Chiesi (direttore culturale del Centro Studi-Archivio Pier Paolo Pasolini, Cineteca di Bologna) e una postfazione del narratore, romanziere, saggista e sceneggiatore John Berger.