Quaderni di un monaco errante

Recensioni dei lettori

Il libro di memorie di Matthieu Ricard è stato ampiamente apprezzato per le sue narrazioni ispirate, per gli approfondimenti sul buddismo e sulla cultura tibetana e per la storia di vita unica dell'autore come scienziato e monaco. I lettori apprezzano lo stile di scrittura accattivante e le riflessioni filosofiche più profonde, nonché il bel formato rilegato e le fotografie. Molti trovano che sia particolarmente affermativo e rilevante sia per i praticanti che per coloro che sono interessati ai viaggi spirituali.

⬤ Ispiratore e ben scritto
⬤ fornisce approfondimenti sul buddismo e sulla cultura tibetana
⬤ include bellissime fotografie ed è disponibile in un attraente formato rilegato
⬤ aneddoti relazionabili che mostrano l'umanità dell'autore
⬤ afferma le prospettive delle donne
⬤ serve come documento storico sull'introduzione del buddismo in Europa
⬤ contiene riflessioni su esperienze personali e culturali.

Alcuni lettori potrebbero trovare il libro molto lungo e non completarlo completamente prima di condividere i loro commenti; potrebbe essere più adatto a coloro che sono specificamente interessati al buddismo e alla cultura tibetana, il che potrebbe limitarne l'attrattiva per il pubblico generale.

(basato su 12 recensioni dei lettori)

Titolo originale:

Notebooks of a Wandering Monk

Contenuto del libro:

Le memorie del famoso monaco buddista Matthieu Ricard e il suo straordinario viaggio verso la libertà interiore e la compassione nell'azione.

Matthieu Ricard iniziò la sua trasformazione spirituale all'età di ventun anni, a Darjeeling, in India, quando incontrò il maestro tibetano Kangyur Rinpoche, che colpì profondamente il giovane con la sua straordinaria qualità dell'essere. In Taccuini di un monaco errante, Ricard racconta la storia semplice ma straordinaria del suo viaggio e degli uomini e delle donne straordinari che lo hanno ispirato lungo il percorso, tra cui Kangyur Rinpoche, Dilgo Khyentse Rinpoche e il quattordicesimo Dalai Lama, oltre a grandi luminari come Desmond Tutu, Jane Goodall e alcuni scienziati di spicco.

Crescendo, Ricard, figlio del filosofo Jean-Franois Revel e dell'artista Yahne Le Toumelin, si trovava regolarmente in compagnia di intellettuali e artisti come Luis Buuel, Henri Cartier-Bresson e Igor Stravinsky. Il giovane Ricard amava la natura, la musica classica e la scienza e sognava di svelare i misteri della biologia molecolare. Ma sei anni dopo l'incontro con Kangyur Rinpoche, Ricard rinunciò a una promettente carriera nel campo della genetica per dedicarsi a una vita meditativa nel remoto Himalaya. Dopo aver trascorso mezzo secolo in India, Bhutan e Nepal, ha visitato il Tibet più di venti volte e ha trascorso anni a pubblicare rari testi tibetani e a fotografare i suoi maestri spirituali e il mondo in cui vivevano.

Elegantemente tradotto da Jesse Browner e accompagnato da più di cinquanta fotografie a colori, alcune delle quali scattate da Ricard stesso, Notebooks of a Wandering Monk traccia il percorso di Ricard verso la saggezza e la compassione. Questo libro di memorie candido e riflessivo ispirerà tutti i lettori, ovunque si trovino nel loro viaggio verso una vita significativa e ben vissuta.