La poetica della traduzione: Storia, teoria, pratica

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Titolo originale:

The Poetics of Translation: History, Theory, Practice

Contenuto del libro:

In un volume lucido e pionieristico, Willis Barnstone esplora la storia e la teoria della traduzione letteraria come forma d'arte. Sostenendo che la traduzione letteraria va oltre il trasferimento di informazioni linguistiche, egli sottolinea che l'originalità immaginativa risiede tanto nella traduzione quanto nel testo di partenza - un punto di vista che stravolge le idee convenzionali di primato artistico.

Barnstone inizia affrontando le questioni generali della letteralità, della fedeltà e dell'originalità: la traduzione come metafora, trasformazione estetica e ri-creazione. Esamina anche la traduzione come genere tradizionalmente stigmatizzato. Discute poi la storia della traduzione, utilizzando come paradigma il libro più tradotto al mondo, la Bibbia, ripercorrendola dall'originale ebraico e greco al latino di Girolamo e all'inglese di Tyndale e della King James Version.

Citando il modo in cui gli autori traducono intenzionalmente in modo errato per scopi religiosi e politici, Barnstone fornisce spunti affascinanti su come, alterando i nomi nei Vangeli, la Vergine Maria e Gesù cessano di essere ebrei, gli ebrei vengono trasformati in cattivi e il cristianesimo diventa un originale piuttosto che una semplice traduzione. Nella sezione successiva Barnstone analizza la teoria della traduzione, dalla Lettera di Aristea del II secolo a.C.

alle categorie linguistiche di Roman Jakobson e al "Compito del traduttore" di Walter Benjamin. "Il libro si conclude con un ABC aforistico della traduzione.