Punteggio:
Il libro è stato ampiamente lodato per la sua storia coinvolgente e ben scritta, che esplora i temi delle dinamiche familiari, dei pregiudizi della società e delle crisi esistenziali attraverso la lente del rapporto madre-figlia. Sebbene molte recensioni ne sottolineino il valore di intrattenimento e l'importanza letteraria, alcuni lettori hanno notato una certa mancanza di familiarità con lo stile del romanzo.
Vantaggi:⬤ Storia ben scritta e coinvolgente
⬤ trama interessante adatta alla discussione
⬤ esplora temi profondi come le dinamiche familiari e le questioni sociali
⬤ divertente
⬤ facile da leggere
⬤ buone condizioni del venditore
⬤ spedizione veloce.
Alcuni lettori trovano lo stile romanzesco poco familiare; solo una recensione dice di non averlo ancora letto.
(basato su 113 recensioni dei lettori)
La Casa de Bernarda Alba
Scrivendo La casa di Bernarda Alba, Federico Garcia Lorca spiegava che: "Il dramma è poesia che sfugge al libro e diventa umana. E mentre si fa parla e grida, piange e si dispera".
Lorca vedeva nel teatro il mezzo più perfetto per raggiungere l'anima delle persone, più immediato ed efficace della poesia, e accendeva questa possibilità anche in tempi difficili. Lorca è soprattutto un poeta, e per questo le sue opere possiedono grandi virtù visive e linguistiche. L'ultima delle tragedie rurali - Bernarda Alba era stata preceduta da Bodas de sangre (1933) e Yerma (1934) - fu terminata nel giugno del 1936.
Doveva essere inaugurata a Buenos Aires in ottobre, interpretata dalla compagnia Margarita Xirgu, ma Lorca fu assassinato in luglio.
Gli eventi bellici rimandarono la prima al 1945, ma in Spagna l'opera sarebbe rimasta vietata fino al 1964. La trama è ingannevolmente semplice: Bernarda Alba esercita un controllo tirannico sulle figlie, che vivono come prigioniere tra le mura di casa sua.
Il conflitto è la privazione della libertà, portata a proporzioni tragiche dalla morte del secondo marito di Bernarda Alba e dalla sua decisione di imporre otto anni di lutto rigoroso. Ma questo lutto va ben oltre il consueto abbigliamento nero: durante gli otto anni successivi nessuno potrà uscire di casa e nessun uomo potrà entrarvi. La reclusione è dovuta al fatto che si tratta di donne di una certa posizione sociale.
Il conflitto autorità/libertà è visibile attraverso la sottomissione della condizione femminile - il sottotitolo Dramma delle donne nelle città della Spagna lo evidenzia -. La libertà è soffocata dai pregiudizi di una classe sociale schiava dell'apparenza e torturata dalla paura dei pettegolezzi. L'esperienza teatrale di Lorca si nota molto nel suo modo di evidenziare il conflitto senza dettagli superflui: luci, costumi, testo e linguaggio, movimenti delle attrici, tutto è misurato fino all'ultimo millimetro.
E le parole conclusive del protagonista diventano una straordinaria premonizione di ciò che avrebbe avvolto la Spagna negli anni successivi. "E non voglio singhiozzi.
La morte deve essere fissata in faccia". "Il professor Borja Rodriguez-Gutierrez aggiunge a questa edizione un chiaro saggio introduttivo che smonta il meccanismo a orologeria di Garcia Lorca, introducendo al contempo annotazioni che consentono al lettore di cogliere appieno il significato di questa influente pietra miliare delle lettere ispaniche.
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Ultima modifica: 2024.11.08 20:28 (GMT)