L'Alto Libro del Graal: Una traduzione del romanzo di Perlesvaus del tredicesimo secolo

Recensioni dei lettori

Il libro è considerato una lettura essenziale per chi è interessato al mito del Graal e alle sue implicazioni letterarie, in particolare nell'ambito degli studi arturiani. Mentre la traduzione di Nigel Bryant viene elogiata, ci sono critiche riguardanti l'accuratezza storica del testo di partenza utilizzato.

⬤ Indispensabile per gli studiosi del Graal e di Artù
⬤ Buona e utile la traduzione di Bryant
⬤ Informativa e interessante per la ricerca
⬤ Più leggibile di altre traduzioni
⬤ Fornisce un chiaro riflesso delle tradizioni gallesi.

⬤ Il testo originale utilizzato da Bryant non risale al XIII secolo;
⬤ Il testo può essere difficile da leggere in alcuni punti.

(basato su 5 recensioni dei lettori)

Titolo originale:

The High Book of the Grail: A Translation of the Thirteenth-Century Romance of Perlesvaus

Contenuto del libro:

L'Alto Libro del Graal (Perlesvaus) è uno dei romanzi arturiani medievali più affascinanti, che si distacca dalla tradizione principale rappresentata dai grandi cicli romanzeschi su cui Malory ha basato la sua opera. Scritto nella prima metà del XIII secolo, rappresenta una visione totalmente diversa della leggenda del Santo Graal rispetto a quella che si trova in Wolfram von Eschenbach o nella Ricerca francese del Santo Graal; sebbene tutti derivino dal Perceval di Chrtien, l'ignoto autore aggiunge un'enfasi religiosa molto maggiore e il desiderio di glorificare la cavalleria crociata per le avventure secolari di Artù, Perceval e Lancillotto.

La cornice del romanzo è la lotta di Artù e dei suoi cavalieri per imporre - con la forza - la Nuova Legge del Cristianesimo al posto dell'Antica Legge. Insolitamente, i cavalieri di Artù sono visti collettivamente come membri di un regno, piuttosto che come singoli cavalieri in missione, che difendono la terra dal tradimento e dal paganesimo e che avanzano per convertire i pagani di altre terre.

Questa visione unica del mondo arturiano è ora accessibile agli studenti di letteratura medievale, agli appassionati di Artù e agli storici interessati al mondo della cavalleria e ai suoi atteggiamenti. I precedenti libri arturiani di NIGEL BRYANT includono La leggenda del Graal, Perceval e le sue continuazioni di Chretien de Troyes e Merlino e il Graal di Robert de Boron.