I volti della HMS Royal Oak: Il disastro della “Mighty Oak” a Scapa Flow

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Titolo originale:

Faces of HMS Royal Oak: The 'Mighty Oak' Disaster at Scapa Flow

Contenuto del libro:

Il 14 ottobre di ogni anno, i sommozzatori della Royal Navy collocano una White Ensign sulla poppa di una nave da guerra rovesciata. Questo atto commemora gli 835 uomini della HMS Royal Oak che morirono nel 1939 quando la corazzata fu affondata alla fonda a Scapa Flow dall'U-Boot tedesco U-47.

L'affondamento della Royal Oak, veterana della Prima Guerra Mondiale e classe Revenge, sconvolse non solo l'Ammiragliato, ma l'intera nazione. Sebbene Scapa Flow fosse tutt'altro che inespugnabile come base per la Flotta Nazionale della Royal Navy, era circondata da un anello di isole separate da canali poco profondi soggetti a veloci maree. Pur riconoscendo che non era impermeabile ai sottomarini nemici, erano state adottate misure per ridurre al minimo tale minaccia. Le navi blocco erano state affondate nei punti potenzialmente vulnerabili e i bracci antisommergibile erano stati dispiegati nei canali più ampi. Lo scoppio della guerra nel settembre 1939 vide l'adozione di ulteriori misure antisommergibile.

Nonostante queste maggiori precauzioni, la ricognizione aerea tedesca aveva individuato dei punti deboli che furono sfruttati nella notte tra il 13 e il 14 ottobre 1939 dal Kapitnleutnant Gnther Prien con l'U-47. Il sommergibile tedesco riuscì a entrare a Scapa Flow senza essere individuato e a lanciare tre siluri verso la Royal Oak. Solo un siluro trovò il bersaglio. Fu lanciata una seconda salva e questa volta tutti e tre colpirono la corazzata, incendiando un caricatore e causando ingenti danni. Nel giro di tredici minuti, la HMS Royal Oak si capovolse e affondò.

In Faces of HMS Royal Oak, Dilip Sarkar non solo rivela le storie tragiche e commoventi di molti dei caduti, ma anche di alcuni dei 399 sopravvissuti all'affondamento della prima nave da battaglia della Royal Navy perduta nella Seconda guerra mondiale.

Attraverso le loro fotografie e, in alcuni casi, le loro parole, gli orrori di quei fatidici pochi minuti in cui la Royal Oak rotolò e scivolò nelle fredde e scure acque di Scapa Flow, vengono rivissuti con sorprendente chiarezza.