Dora Bruder

Recensioni dei lettori

Dora Bruder è un'ossessionante esplorazione della vita di una giovane ragazza ebrea durante l'occupazione nazista di Parigi, intrecciata con le riflessioni personali dell'autore. Patrick Modiano scava negli archivi storici per ricostruire la tragica storia di Dora, esaminando anche le esperienze della propria famiglia durante questo periodo buio. Lo stile narrativo mescola il memoir con l'indagine storica, portando a una riflessione toccante sulla perdita e sulla memoria.

Il libro è scritto in modo eccellente, emotivamente toccante e cattura efficacemente l'orrore dell'Olocausto attraverso la storia specifica di Dora Bruder. La meticolosa attenzione di Modiano per i dettagli nella descrizione di Parigi aumenta la profondità della narrazione. I lettori apprezzano la qualità ossessionante della storia e la sua capacità di evocare forti emozioni e pensieri sul passato. Molti recensori lodano Modiano per la sua prosa potente e per la profonda sensibilità nei confronti dell'argomento storico.

Alcuni lettori ritengono che la narrazione sia tortuosa e frammentaria e che sia difficile da seguire senza un contesto precedente alle altre opere di Modiano. L'inclusione di dettagli eccessivi sulle strade parigine può essere percepita come noiosa. Si parla di un libro potenzialmente privo di contenuti sostanziali su Dora stessa, con critiche rivolte alla qualità della traduzione e alla struttura dell'opera. Alcuni recensori descrivono l'esperienza di lettura complessiva come emotivamente piatta o difficile da affrontare.

(basato su 66 recensioni dei lettori)

Contenuto del libro:

Vincitore del Premio Nobel per la Letteratura 2014

Patrick Modiano apre Dora Bruder raccontando come, nel 1988, si sia imbattuto in un annuncio nelle rubriche personali dell'edizione di Capodanno 1941 di Paris Soir. Pubblicato dai genitori di una quindicenne ebrea, Dora Bruder, che era scappata dal suo collegio cattolico, l'annuncio spinge Modiano a cercare di scoprire tutto il possibile su Dora e sul motivo per cui, al culmine delle rappresaglie tedesche, era scappata in un giorno di freddo pungente dalle persone che la nascondevano. Trova solo un'altra menzione ufficiale del suo nome in un elenco di ebrei deportati da Parigi ad Auschwitz nel settembre 1942.

Non sapendo nulla di Dora Bruder a parte questi due documenti, Modiano continua a scavare alla ricerca di frammenti del suo passato. Quel poco che scopre nei documenti ufficiali e attraverso i membri della famiglia rimasti, diventa una meditazione sulle immense perdite del perido: persone perse, storie perse e storia persa. Modiano racconta in modo commovente i dieci anni di indagini che lo hanno portato a rivivere i luoghi e i suoni della Parigi sotto l'occupazione nazista e la paranoia del regime di P tain, mentre cercava di trovare collegamenti con Dora. Nel tentativo di riesumarla dal passato, Modiano si rende conto di dover fare i conti con gli spettri della propria travagliata adolescenza. Il risultato, un montaggio di materiale creativo e storico, è la personale ruminazione di Modiano sulla perdita, sia memoriale che ricordo.