Sulla guerra (edizione integrale tradotta da J. J. Graham)

Recensioni dei lettori

Il libro è molto apprezzato per le sue intuizioni sulla guerra e per la sua influenza duratura sulla strategia militare, essendo un punto fermo nell'educazione militare. Tuttavia, alcune edizioni soffrono di una scarsa qualità di riproduzione che ne rende difficile la lettura.

Testo influente sulla strategia militare, importante per la comprensione dei concetti della guerra moderna, prezioso per i professionisti militari e gli storici, con profonde intuizioni sulla guerra e sulla natura umana.

In alcune edizioni la qualità della riproduzione è scarsa, la lettura è difficile a causa delle dimensioni ridotte del testo e dell'impaginazione; alcuni lettori consigliano di evitare alcune versioni poco curate.

(basato su 11 recensioni dei lettori)

Titolo originale:

On War (Complete edition translated by J. J. Graham)

Contenuto del libro:

Carl von Clausewitz entrò nell'esercito prussiano all'età di dodici anni come caporale e avrebbe ottenuto il grado di maggiore generale.

In "Sulla guerra", Clausewitz si basa sulle sue esperienze di combattimento nella Rivoluzione francese e nelle guerre napoleoniche, nonché sui suoi studi militari presso la "Kriegsakademie", o Accademia di guerra prussiana, di cui sarebbe diventato direttore. Clausewitz impiega un approccio dialettico all'analisi militare, che porta a frequenti fraintendimenti moderni.

Descritto come realista e romantico allo stesso tempo, Clausewitz sosteneva che la guerra non poteva essere ridotta semplicemente alla logistica sul campo, ma richiedeva piuttosto un rapido processo decisionale da parte di comandanti attenti che rispondessero a sviluppi inaspettati che si svolgevano nella "nebbia della guerra". Pubblicato per la prima volta nel 1832, "Sulla guerra" è un pilastro delle moderne università militari, un'opera monumentale di analisi e filosofia militare che continua a essere studiata e interpretata ancora oggi. Questa edizione è stampata su carta priva di acidi e segue la traduzione classica del colonnello J.

J. Graham.