Punteggio:
Il libro “Morte a Venezia” di Thomas Mann è una novella profonda e simbolica incentrata sul protagonista Gustav von Aschenbach, uno scrittore anziano che si infatua di un giovane ragazzo durante un viaggio a Venezia mentre la città è alle prese con una pestilenza. La scrittura è di ottima fattura, ma è stata criticata per le sue traduzioni e la sua accessibilità: alcuni lettori l'hanno trovata eccessivamente intellettuale o difficile da analizzare. Sebbene molti apprezzino la profondità e la ricchezza della prosa e dei temi, altri notano problemi con le edizioni e le traduzioni specifiche, che sminuiscono l'esperienza.
Vantaggi:⬤ Profondamente significativo e riccamente simbolico
⬤ prosa splendidamente scritta
⬤ offre profonde intuizioni sull'ossessione, l'arte e la bellezza
⬤ evoca un forte immaginario di Venezia
⬤ considerato un classico della letteratura.
⬤ Molte edizioni soffrono di traduzioni scadenti e di errori tipografici
⬤ alcuni lettori trovano il linguaggio troppo complesso o introspettivo
⬤ problemi di ritmo con sezioni troppo intellettuali
⬤ non è così coinvolgente nel formato audiobook.
(basato su 226 recensioni dei lettori)
Death in Venice
L'intenzione originaria di Mann era quella di scrivere sulla "passione come confusione e degradazione", dopo essere stato affascinato dalla vera storia dell'amore di Goethe per la baronessa diciottenne Ulrike von Levetzow, che aveva portato Goethe a scrivere la sua "Elegia di Marienbad". La morte del compositore Gustav Mahler, avvenuta a Vienna nel maggio del 1911, e l'interesse di Mann per il ragazzo Wladzio durante le vacanze dell'estate 1911 a Venezia furono altre esperienze che occuparono i suoi pensieri. Usò la storia per illuminare alcune convinzioni sul rapporto tra vita e mente, con Aschenbach che rappresentava l'intelletto. Mann fu anche influenzato da Sigmund Freud e dalle sue opinioni sui sogni, nonché dal filosofo Friedrich Nietzsche, che aveva visitato Venezia diverse volte.
La novella è ricca di allusioni dall'antichità in avanti, soprattutto all'antichità greca e alle opere tedesche (letterarie, storico-artistiche, musicali, visive) del XVIII secolo.
La novella è intertestuale e le fonti principali sono, da un lato, la connessione dell'amore erotico con la saggezza filosofica tracciata nel Simposio e nel Fedro di Platone e, dall'altro, il contrasto nietzschiano tra Apollo, il dio della moderazione e della forma, e Dioniso, il dio dell'eccesso e della passione. Il tropo di collocare le divinità classiche in contesti contemporanei era popolare all'epoca in cui Mann scriveva Morte a Venezia.
Il nome e il personaggio di Aschenbach potrebbero essere ispirati al poeta omosessuale tedesco August von Platen-Hallermnde. Nella novella ci sono allusioni alle sue poesie su Venezia e, come Aschenbach, morì di colera su un'isola italiana. Il nome di Aschenbach è quasi un anagramma di August e il cognome del personaggio potrebbe derivare da Ansbach, città natale di Platen. Tuttavia, il nome ha un altro chiaro significato: Aschenbach significa letteralmente "ruscello di frassino".
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Ultima modifica: 2024.11.08 20:28 (GMT)