Malachia l'irlandese, sul veleno: Uno studio e un'edizione

Titolo originale:

Malachy the Irishman, on Poison: A Study and an Edition

Contenuto del libro:

Il “De venenis”, attribuito a “Malachias Hibernicus”, è una discussione portatile sui vizi e le virtù. Composto probabilmente intorno al 1280, in origine come sussidio per i predicatori francescani, adotta l'innovativa metafora secondo cui il peccato è un veleno rimosso da vari “treacles”.

La sua modalità argomentativa consiste nell'addurre dati scientifici sulle bestie velenose, i peccati, e sugli antidoti ai loro veleni, le virtù “correttive”. A partire da questi “fatti” di storia naturale, Malachia costruisce delle similitudini omiletiche (figure analogiche). Queste, tipicamente concepite per l'uso in sermoni ad status, vengono applicate ad attività viziose e virtuose, e forse in particolare a quelle peculiari dell'Irlanda.

Sebbene Malachia l'Irlandese e il suo Sul veleno abbiano ricevuto solo una manciata di notazioni accademiche nell'ultimo secolo, nel tardo Medioevo il suo era un libro ampiamente conosciuto. Una lunga introduzione presenta le prove dell'ampia circolazione del testo di Malachy e il poco che si sa dell'autore.

Vengono inoltre affrontate le questioni letterarie: il genere dell'opera, in bilico tra un trattato sui vizi e le virtù, un compendio di informazioni scientifiche e un manuale per predicatori; gli sforzi di Malachy per la compilazione di materiali autorevoli; e un resoconto preliminare di alcuni primi utilizzatori, tra cui William Langland e Robert Holcot. L'introduzione si conclude con l'esame delle insuperabili difficoltà legate alla redazione del testo.

La parte centrale del volume presenta un testo preliminare e una traduzione commentata, insieme a un resoconto delle prime interpolazioni ricevute dal testo. Il volume si conclude con tre indici, uno con tutte le citazioni bibliche, uno con tutte le altre citazioni di Malachia e un terzo con le similitudines di Malachia, le sue informazioni scientifiche moralizzate.