Khark: La storia non raccontata dell'isola

Titolo originale:

Khark: The Island's Untold History

Contenuto del libro:

L'isola di Khark era un importante anello di congiunzione nella navigazione del Golfo Persico, in quanto riforniva le navi di passaggio di acqua, provviste e piloti per le navi in navigazione da e verso Bassora. Per questo motivo gli arabi chiamavano Khark “la madre dei navigatori” (Umm al-Rubbaniyan).

Nel corso dei secoli, Khark è stata anche un luogo di pellegrinaggio: in epoca sasanide, per la presenza di una chiesa e di un monastero paleocristiano, e in epoca islamica, per la presenza della tomba di Mohammad al-Hanafiyya. Nel XVIII secolo, gli olandesi fecero dell'isola il loro centro di commercio nel Golfo Persico e nel XIX secolo l'isola fu definita “il punto strategico più importante del Golfo Persico”, motivo per cui gli inglesi la occuparono due volte. Sebbene nel 1900 l'isola avesse perso la sua importanza strategica, la riacquistò dopo gli anni Cinquanta, quando la National Iranian Oil Company decise di fare di Khark il suo principale terminale per l'esportazione di petrolio greggio.

In seguito, alla composizione economica dell'isola si aggiunsero le fabbriche chimiche. Di conseguenza, il nome di Khark è oggi più conosciuto nel mondo di quanto non lo fosse in precedenza, ma la sua storia è rimasta sconosciuta.

Questo libro racconta l'intera storia, dalle prime testimonianze archeologiche e dai periodi islamico e safavide, ai progetti olandesi nel XVIII secolo e britannici nel XIX secolo. E alla fine, come lo stile di vita tradizionale sia finito e sia iniziata l'industrializzazione.