Intelligence e diritti umani nell'era del terrorismo globale

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Titolo originale:

Intelligence and Human Rights in the Era of Global Terrorism

Contenuto del libro:

Di fronte alle minacce poste da attentatori suicidi che hanno accesso alle moderne tecnologie di distruzione di massa e che intendono causare il massimo della sofferenza umana e delle vittime, i governi democratici devono fare scelte difficili. La premessa di questo libro è che le organizzazioni di intelligence degli Stati democratici, per essere in grado di affrontare le sfide del terrorismo globale, devono pensare fuori dagli schemi e utilizzare tutte le loro risorse in modo efficace e creativo.

Per sconfiggere il nemico, dobbiamo anche garantire la pace. Conquistare i cuori e le menti del bacino di potenziali reclute dei terroristi sarà essenziale per interrompere la fornitura di attentatori suicidi. Questo libro affronta quindi non solo la questione di come le organizzazioni di intelligence possano migliorare la loro efficacia nel prevenire gli attacchi terroristici, ma anche la questione più ampia della rimozione delle forze che sostengono il terrorismo globale come flagello del ventunesimo secolo.

Anche l'opinione pubblica dei Paesi bersaglio e i luoghi di reclutamento devono essere convinti che - nonostante la loro retorica - i terroristi non sono impegnati in una guerra santa. I servizi di intelligence dei vari Paesi devono trovare prove convincenti per dimostrare questo punto.

Ma spetta ai governi, alla società civile e ai media di diverse parti del mondo lavorare insieme se si vuole che le prove portate alla luce dai servizi di intelligence nazionali siano accettate dall'opinione pubblica. A meno che non si riesca a rimuovere il richiamo emotivo o quasi religioso dei terroristi globali, il semplice arresto di Bin Laden e dei suoi stretti collaboratori, o persino la distruzione di Al Qaeda come organizzazione, non sarà sufficiente a impedire che altri sorgano per sostituirli.