Guerrieri, Wampum e lupi

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Titolo originale:

Warriors, Wampum, and Wolves

Contenuto del libro:

Nell'aprile del 1753, il missionario di frontiera David Zeisberger si preparò per un viaggio di un mese lungo il ramo nord del fiume Susquehanna, camminando lungo la riva del fiume presso l'attuale Sunbury e scegliendo un albero adatto da trasformare in una canoa scavata.

Zeisberger e un altro missionario abbatterono l'albero, poi passarono due giorni a scavare il suo tronco a forma di canoa, prima di salpare. Un mese dopo si imbatterono in una flotta di 25 canoe che trasportavano gli indiani Nanticoke lungo il fiume. "A perdita d'occhio, si vedeva una canoa dietro l'altra lungo il Susquehanna", scrissero i missionari.

Zeisberger è uno dei tanti personaggi reali che popolano le pagine di questo libro di saggistica sulla frontiera della Pennsylvania. Tra gli altri, Shikellamy, il mezzo re irochese di Shamokin; Conrad Weiser, l'agente indiano della colonia della Pennsylvania; Teedyuscung, re dei Delaware; Benjamin Franklin, costruttore di forti di frontiera; e un capo guerriero Delaware noto come Shingas il Terribile.

L'autore John L. Moore ha utilizzato diari, lettere, rapporti ufficiali e altre testimonianze in prima persona per ritrarre gli uomini di frontiera e gli eventi e i conflitti in cui furono coinvolti.

Le storie sono ambientate principalmente nelle valli dei fiumi Delaware, Juniata, Lehigh, Ohio e Susquehanna.

COSA DICONO GLI ALTRI:

"Moore ci offre un'avvincente trattazione della sfortunata campagna del generale Edward Braddock del 1755 per cacciare i francesi dalla valle dell'Ohio. Il suo resoconto ci offre una nuova prospettiva di qualcosa che spesso si perde nella storia di questa marcia attraverso le terre selvagge: i problemi che l'esercito britannico incontrò con la logistica e con i loro ex alleati nativi americani".

Moore include una descrizione successiva del missionario moravo John Heckewelder di come gli zoccoli dei cavalli facessero "una musica lugubre" mentre camminavano sulle ossa non sepolte dei soldati di Braddock. Ma il libro di Moore parla soprattutto di un mondo perduto di incontri nella foresta tra gli americani coloniali, gli irochesi e i Delaware: le pitture sugli alberi lungo i sentieri e le traversie di un Seneca a cui fu dato il nome inglese di Capitano Newcastle. È un mondo che vale la pena visitare". Robert B. Swift, autore di "The Mid-Appalachian Frontier: A Guide to Historic Sites of the French and Indian War".

"Non si può sbagliare con quest'opera. È il tipo di racconto che si potrebbe leggere ad alta voce ai propri figli nei boschi, la sera, mentre ci si stringe intorno al fuoco". Thomas J. Brucia, Houston, Texas, bibliofilo, amante della vita all'aria aperta e recensore di libri.

"Come persona che disprezzava le lezioni di storia al liceo e praticamente si addormentava durante i corsi di storia all'università, devo ammettere che ho apprezzato immensamente questa lettura affascinante". Catherine Felegi, Cranford, N. J., scrittrice, editor e blogger presso: cafelegi. wordpress.com.