Yukio Mishima: Vita, morte, Hara Kiri

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Titolo originale:

Yukio Mishima: Life, Death, Hara Kiri

Contenuto del libro:

Yukio Mishima, uno dei migliori scrittori giapponesi del XX secolo, era profondamente attratto dal patriottismo e dallo spirito marziale del Giappone del passato, che contrapponeva sfavorevolmente al materialismo degli occidentali e alla società prospera del Giappone del dopoguerra. Mishima stesso era combattuto tra questi valori diversi.

Sebbene nella vita privata mantenesse uno stile di vita essenzialmente occidentale e avesse una vasta conoscenza della cultura occidentale, inveiva contro l'imitazione dell'Occidente da parte del Giappone. Sviluppò diligentemente le antiche arti giapponesi del karate e del kendo. Formò un controverso esercito privato di circa 80 studenti, la Tate no Kai (Società dello Scudo), con l'obiettivo di preservare lo spirito marziale giapponese e di aiutare teoricamente a proteggere l'imperatore (simbolo della cultura giapponese) in caso di rivolta della sinistra o di attacco comunista.

Il 25 novembre 1970, Mishima e quattro membri della sua milizia entrarono in una base militare nel centro di Tokyo, presero in ostaggio il comandante e cercarono di convincere i soldati della base a unirsi a loro per sostenere l'imperatore e rovesciare la Costituzione pacifista del Giappone. Non avendo successo, Mishima si suicidò con un seppuku.

Sembra che questo fosse il suo scopo originario, un suicidio rituale nella tradizione dei samurai. Aveva scritto le sue lettere conclusive e messo in ordine tutti i suoi affari prima che partissero per la missione.

Aveva lasciato abbastanza soldi per i suoi assistenti per avere una difesa legale.