Walter F. White: L'ambasciatore della NAACP per la giustizia razziale

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Titolo originale:

Walter F. White: The NAACP's Ambassador for Racial Justice

Contenuto del libro:

Walter F. White di Atlanta, Georgia, entrò a far parte della National Association for the Advancement of Colored People (NAACP) nel 1918 come assistente del segretario esecutivo James Weldon Johnson.

Quando Johnson si ritirò nel 1929, White lo sostituì alla guida della NAACP, posizione che mantenne fino alla sua morte, avvenuta nel 1955. Durante il suo lungo mandato, White fu all'avanguardia nella lotta per la giustizia interrazziale. La sua reputazione, tuttavia, andò in declino nell'era dell'attivismo di base che seguì la sua morte.

I disaccordi di White con la sinistra statunitense e il suo ambiguo background razziale - era di origini miste, poteva “passare” per bianco e aveva divorziato da una donna nera per sposare una bianca - alimentarono l'ambivalenza sulla sua eredità. In questa biografia completa, Zangrando e Lewis cercano di fornire una rivalutazione di White nel contesto del suo tempo, rivedendo le interpretazioni critiche della sua carriera.

White fu un promotore e un partecipante della Harlem Renaissance, una presenza quotidiana nelle sale del Congresso per fare pressioni a favore della legislazione sui diritti civili e una figura potente con accesso alle amministrazioni di Roosevelt (tramite Eleanor) e Truman. In qualità di segretario esecutivo della NAACP, White si batté incessantemente per la desegregazione delle forze armate americane e fece pressione per garantire pari opportunità di lavoro.

Sulla scena internazionale, White si impegnò per le persone di colore in un mondo decolonizzato e per gli aiuti allo sviluppo economico di nazioni come l'India e Haiti, facendo da ponte tra le lotte per i diritti civili in patria e all'estero.