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L'opera teatrale “Vieux Carre” di Tennessee Williams è un complesso gioco di memoria che riflette le esperienze di vita dell'autore in una pensione di New Orleans. Le recensioni ne sottolineano la narrazione incentrata sui personaggi, il tono intimo e la ricca atmosfera, ma esprimono sentimenti contrastanti sulla struttura della trama e sullo sviluppo dei personaggi. Mentre molti recensori ne apprezzano la bellezza e la profondità tematica, alcuni ritengono che manchi di coerenza e di investimento.
Vantaggi:⬤ Scritto in modo splendido con un tocco poetico.
⬤ Forte sviluppo dei personaggi e atmosfera.
⬤ Riflessioni coinvolgenti e intriganti sulle esperienze personali.
⬤ Offre una prospettiva importante sulla solitudine e sulla sofferenza umana.
⬤ Alcuni recensori lo considerano un'ottima opera che mette in luce il lavoro di Williams nei suoi ultimi anni.
⬤ La struttura episodica può diluire l'attenzione e far sembrare la storia disarticolata.
⬤ Alcuni personaggi sono considerati poco sviluppati e non pienamente coinvolgenti.
⬤ La trama manca di tangibilità e coerenza rispetto ad altre opere come “The Glass Menagerie”.
⬤ Ha avuto un insuccesso commerciale a Broadway che può avere un impatto sulla percezione.
⬤ Potenzialmente confuso per chi non ha familiarità con la vita di Williams.
(basato su 8 recensioni dei lettori)
Il dramma prende forma dalle mutevoli scene della memoria, e l'io surrogato di Williams ci invita a concentrarci, a turno, sui vari abitanti della sua fatiscente affittacamere nella Vieux Carre: la padrona di casa comicamente disperata, Mrs.
Wire; Jane, una giovane donna newyorkese adeguatamente educata che fa finalmente un tentativo di piacere con Tye, il volgare ma attraente imbonitore di strip-joint; due gentildonne decadute che muoiono educatamente di fame nella soffitta; e il pittore morente Nightingale, che cerca di insegnare al giovane scrittore qualcosa sull'amore, sia del corpo che del cuore. Questa è un'opera sulla formazione dell'artista, sulla solitudine e sulla disperazione, sul dare e sul non dare, ma soprattutto sul vedere, ascoltare, sentire e imparare che "gli scrittori sono spie senza vergogna", che pagano a caro prezzo la loro conoscenza e che non possono dimenticare.
Sulla base di due decenni di studi su Williams dalla pubblicazione di Vieux Carre, Robert Bray, curatore di The Tennessee Williams Annual Review, ha fornito una nuova introduzione per questa edizione, fornendo il resoconto più autorevole del suo background e della sua genesi".
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Ultima modifica: 2024.11.08 20:28 (GMT)