Sui segni della Chiesa

Recensioni dei lettori

La traduzione di Ryan Grant dell'opera di San Roberto Bellarmino è ben accolta, soprattutto da coloro che cercano di comprendere e difendere la fede cattolica. I recensori ne lodano la leggibilità e gli approfondimenti storici, sottolineando l'efficacia di Bellarmino nell'affrontare dissidenti ed eretici.

⬤ Eccellente traduzione che dà vita alle parole di Bellarmino.
⬤ Preziosa risorsa per la difesa della fede cattolica.
⬤ Risposte concise e leggibili alle affermazioni storiche.
⬤ Buon contesto storico e autorità.
⬤ Altamente raccomandato per i cattolici e per tutti i cristiani.

Alcuni recensori potrebbero ritenere che il libro si rivolga principalmente a specifiche prospettive cattoliche, allontanando potenzialmente i non cattolici o coloro che cercano una discussione teologica più inclusiva.

(basato su 9 recensioni dei lettori)

Titolo originale:

On the Marks of the Church

Contenuto del libro:

San Roberto Bellarmino è forse uno dei più grandi scrittori controversi di tutti i tempi.

Pur essendo un gesuita italiano umile, basso e senza pretese, arrivò a dominare la scena teologica europea fino al momento in cui la perdita della latinità lo relegò in una più generale oscurità.

Sui segni della Chiesa è il quarto libro del secondo volume delle Controversie di Bellarmino. In esso propone 15 marchi, che sono tutti un'estensione dei 4 marchi enunciati nel Credo niceno-costantinopiano. Nel proporre ogni marchio, Bellarmino esamina cosa comporta, come si dimostra nella storia della Chiesa e come confuta gli insegnamenti del protestantesimo. Si tratta, tuttavia, di qualcosa di più di un'opera apologetica, in quanto porta alla luce molte importanti distinzioni di rilevanza teologica.

Il cardinale Franzelin ha insegnato, nella sua opera De Divina Traditione, che l'insegnamento dei teologi spesso funge da fondamento per le successive definizioni ex cathedra di papi e concili. Come San Tommaso d'Aquino ha avuto un ruolo così importante nel Concilio di Trento, così anche Bellarmino, più di ogni altro teologo, ha influenzato il Vaticano I.

In Sui segni della Chiesa, Bellarmino propone 15 segni della vera Chiesa, cattolicità.

Antichità.

Lunga durata.

La moltitudine dei credenti.

Successione apostolica dei vescovi.

Accordo con la Chiesa antica.

L'unità della Chiesa.

La santità della dottrina.

L'efficacia della dottrina.

Santità dei Padri.

La gloria dei miracoli.

La luce della profezia.

Confessione dei nostri avversari.

La fine infelice di chi si oppone alla Chiesa.

E infine, La felicità di coloro che difendono la Chiesa. Nel proporre questi segni, Bellarmino presenta ciò che essi comportano, come la Chiesa cattolica è descritta da ciascuno di essi, e confuta l'insegnamento protestante o gli attacchi a questi specifici segni, nel suo solito stile di citare l'autore protestante a lungo e nel contesto, confutando poi le sue argomentazioni con la chiara luce della Sacra Scrittura e dei Padri della Chiesa.

In questa traduzione di grande leggibilità, fornita da Ryan Grant (traduttore del Catechismo Canisius), è possibile leggere in prima persona la padronanza di Bellarmino della Scrittura e dei Padri mentre combatte gli errori del suo tempo che, il più delle volte, sono gli errori del nostro tempo o almeno la loro radice.