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Titolo originale:

Septentrion

Contenuto del libro:

Septentrion di Jean Raspail è un romanzo distopico ambientato nellʼanno 2041. È una storia di bellezza e di tristezza, una storia delle cose brutte che accadono nel mondo e del coraggio di pochi eletti che riescono, contro ogni previsione, a tenere una linea, a preservare una cultura, una civiltà, un modo di vivere che amano e incarnano, ma che è sullʼorlo dellʼestinzione, aggredito. Il nemico: il demos, le masse grigie, il popolo di oggi. Non volendo scendere a compromessi e con scarse probabilità di successo, fuggono - a nord, lʼunico posto rimasto dove fuggire - su un treno, attraverso le foreste oscure e le steppe innevate del Septentrion.

"I segni si accumulavano, in tutto il nord del Paese, lontano dalla capitale e dai suoi campanili dorati, senza che noi ne notassimo le esatte conseguenze. Capivamo vagamente come, senza sapere davvero perché. Tutto accadeva così rapidamente... Capimmo appena che una sorta di eternità diversa stava avanzando rapidamente, in modo informale e inesorabile. Nulla sarebbe stato più lo stesso, nulla sarebbe più cambiato, una volta che fosse accaduto".

"Non si può essere uomini, pienamente, dal momento in cui si ammette che gli altri esistono. Perché non si è altro che una copia, un vago facsimile tratto da un miliardo di esempi. Non si deve sapere nulla degli altri, o almeno per scelta spietata, a meno che non si tratti di come inventarsi da soli, perché tutto è stato così ripetuto".