Sekigahara e Shiroyama: la storia delle battaglie che hanno unificato e modernizzato il Giappone

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Titolo originale:

Sekigahara and Shiroyama: The History of the Battles that Unified and Modernized Japan

Contenuto del libro:

*Include immagini.

*Include una bibliografia.

Il 21 ottobre 1600, due massicci eserciti giapponesi, per un totale stimato di 200.000 soldati armati fino ai denti con spade, yari (lance), frecce, moschetti e cannoni, si affrontarono su un campo di battaglia vicino alla città di Sekigahara. Ne seguì un'aspra lotta all'ultimo sangue, i cui risultati avrebbero determinato il corso della storia giapponese per i successivi 250 anni.

Sul campo di battaglia c'era il signore della guerra Ieyasu Tokugawa, un uomo che desiderava dominare l'intera isola del Giappone, ma a ostacolarlo c'era Ishida Mitsunari, un signore della guerra che controllava vaste aree del Giappone occidentale. Muovendosi con i suoi eserciti da est, Ieyasu manovrò per raggiungere la posizione di Sekigahara. Ieyasu faceva molto affidamento sui leggendari samurai giapponesi, ma contrariamente a quanto si credeva, i guerrieri samurai di quell'epoca erano avidi utilizzatori di armi da fuoco e questa battaglia non avrebbe fatto eccezione, dato che entrambi gli eserciti erano armati di moschetti e cannoni. Ieyasu era in inferiorità numerica, ma aveva un asso nella manica: i traditori dell'esercito nemico. Questi infidi signori della guerra si sarebbero uniti a Ieyasu nel bel mezzo della battaglia, volgendola a suo favore.

Quando Ieyasu divenne shogun (dittatore militare) del Giappone, presiedette all'inizio dello shogunato Tokugawa, che portò pace e stabilità a tutto il Giappone, se non altro ponendo fine alle continue guerre civili. Si verificarono molti cambiamenti, in particolare nelle capacità dei samurai, la classe militare dominante del Giappone, che non partecipavano più attivamente ai combattimenti. Al contrario, la maggior parte di questi guerrieri erano combattenti solo di nome e governavano, invece, come burocrati privilegiati. Essi servirono lo shogunato Tokugawa, un governo militare che si mosse per isolare il Giappone dal resto del mondo, per più di due secoli, e il servizio militare divenne dominio esclusivo di una classe guerriera privilegiata che combinava l'esercito con un'intricata rete di status sociale e di vassallaggio ai signori feudali.

Il 25 settembre 1877, in un campo fangoso e bagnato dalla pioggia a Kagoshima, in Giappone, un piccolo gruppo di fieri guerrieri samurai ribelli si preparò per un'ultima battaglia. Erano le prime ore del mattino, le 6:00, e i 40 guerrieri samurai rimasti ancora in grado di combattere si preparavano alla gloria della morte sul campo di battaglia. Erano stati bombardati da potenti artiglierie e cannoni navali senza sosta per tutta la notte e i ribelli non avevano alcun riparo o protezione. Invece, si rannicchiavano come topi in piccole buche di fango piene di pioggia, sommersi da un torrente di granate e schegge d'acciaio.

Per sette mesi, i samurai ribelli avevano combattuto una battaglia persa contro l'esercito dell'imperatore Meiji, il nuovo sovrano del governo centrale giapponese. Si trattava di un esercito moderno, pieno di coscritti, armato di fucili e addestrato alle tattiche europee. Anche i samurai ribelli erano armati di fucili, ma mesi di combattimenti li avevano privati delle munizioni. Possedevano ancora le loro armi personali distintive - le spade katana - e intendevano usarle per l'ultima volta. Nonostante la schiacciante potenza di fuoco e il vantaggio numerico del governo centrale, i ribelli, guidati da Saigō Takamori, guerriero samurai e fiero difensore della tradizione samurai, rimasero stoici nei loro ultimi momenti. Alle prime ore del mattino, gli ultimi samurai in grado di combattere sguainarono le spade e lanciarono un'ultima carica suicida contro i fucili di 30.000 soldati di leva, membri del moderno esercito imperiale giapponese. Sarebbe stata l'ultima resistenza dei samurai.

Celebrata nel film di Tom Cruise L'ultimo samurai, la battaglia di Shiroyama fu l'ultimo sussulto del Giappone feudale. Per secoli, la casta dei guerrieri giapponesi, nota come samurai, ha occupato posizioni di alto prestigio e privilegio in Giappone. Pagati con uno stipendio e con cariche sia militari che civili, i samurai erano un gruppo orgoglioso che guardava con disprezzo i popolani e i mercanti del Giappone. Hanno servito lo shogunato Tokugawa, una dittatura militare che è salita al potere e ha isolato il Giappone dal resto del mondo, per più di due secoli.