Satyricon. Apocolocitosi

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Titolo originale:

Satyricon. Apocolocyntosis

Contenuto del libro:

La Satyrica (Satyricon liber), un'opera di narrativa comico-picaresca in prosa e in versi tradizionalmente attribuita al neroniano Petronio (morto nel 66 d.C.) ma forse di epoca flavia o traianea, sopravvive solo come frammento di un insieme molto più ampio. Si tratta di una narrazione in prima persona dell'accattivante Encolpio, un brillante narratore, parodista e imitatore che rievoca episodi della sua vita passata di bohémien errante, vivendo di espedienti ai margini della società nell'Italia meridionale greca e incontrando una gamma vividamente realizzata di personaggi del primo demimonde imperiale, tra cui il ricco liberto Trimalcione, uno dei personaggi più indimenticabili di tutta la letteratura latina.

Abbinata alla Satyrica, e anch'essa in prosa e in versi, è l'Apocolocyntosis ("Zucca"), un breve pamphlet satirico che mette in ridicolo la morte, l'apoteosi e il tentativo di entrare in paradiso dell'imperatore Claudio (41-54). Se si tratta di un'opera di Lucio Anneo Seneca (4 a.C.-65 d.C.), più noto per il suo austero moralismo stoico, la sua arguzia sarcastica e il suo umorismo scanzonato furono senza dubbio ispirati dall'amarezza per il suo esilio per mano di Claudio nel 41-49.

Per questa edizione Loeb, i testi latini sono stati nuovamente curati e tradotti, con ampie introduzioni e note esplicative.