Masada: il suicidio di massa nella prima guerra giudaico-romana, nel 73 d.C.

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Titolo originale:

Masada: Mass Suicide in the First Jewish-Roman War, C. Ad 73

Contenuto del libro:

Nella primavera del 73 d.C. la fortezza rocciosa di Masada, sulla sponda occidentale del Mar Morto, fu teatro di un evento mozzafiato per coraggio e abnegazione. Qui gli ultimi Zeloti ebrei che, per quasi otto anni, avevano condotto una guerra contro gli occupanti romani del loro Paese, fecero la loro ultima resistenza.

Gli Zeloti di Masada avevano resistito a due anni di assedio ma, con la vittoria romana finalmente assicurata, si trovarono di fronte a due opzioni: la cattura o la morte. Scelsero quest'ultima e quando le legioni romane entrarono a forza nella fortezza della collina, il mattino seguente, furono accolti solo dal silenzio più assoluto, da file di corpi su file. Piuttosto che cadere nelle mani del nemico, i 960 uomini, donne e bambini che avevano difeso la fortezza in modo così eroico si erano suicidati.

La storia dell'assedio e della cattura di Masada è unica, non solo nella leggenda israeliana, ma nella storia del mondo. È una storia di coraggio che anche i legionari romani, ben abituati alla morte e alla brutalità, poterono vedere e apprezzare. Fu un massacro, ma un massacro con una differenza: compiuto dalle stesse vittime. La storia di Masada è entrata nel folklore israeliano ed ebraico. È poco conosciuta altrove ed è ora di ristabilire l'equilibrio.