Punteggio:
Il libro presenta un'esplorazione stimolante degli insegnamenti di Gesù Cristo, sfidando le credenze cristiane convenzionali e offrendo interpretazioni perspicaci. Tuttavia, ha ricevuto critiche per errori tipografici, problemi di formattazione e ripetitività in alcune parti.
Vantaggi:⬤ Offre una nuova prospettiva sugli insegnamenti di Gesù e sul cristianesimo.
⬤ Ispira riflessioni e discussioni profonde.
⬤ La scrittura di Tolstoj è coinvolgente e illuminante.
⬤ Altamente raccomandato per coloro che cercano la verità nella religione.
⬤ Sono disponibili buone traduzioni che migliorano la comprensione.
⬤ Contiene diversi errori tipografici e una cattiva correzione delle bozze.
⬤ Alcuni lettori hanno trovato i capitoli iniziali eccessivamente ripetitivi.
⬤ Sono stati riscontrati problemi di formattazione in alcune edizioni, in particolare nelle versioni Kindle.
⬤ Il libro può mettere in discussione le credenze tradizionali, il che potrebbe risultare sconvolgente per alcuni lettori.
(basato su 20 recensioni dei lettori)
My Religion - What I Believe
La mia confessione" è la cronaca del viaggio di Tolstoj verso la fede, il racconto di come sia passato dalla disperazione alla possibilità di vivere, dall'esistenza infelice al "bagliore e alla forza della vita". Descrive le sue lotte spirituali e filosofiche fino all'abbandono della Chiesa ortodossa, convinto che l'uomo non scopra la verità con la fede, ma con la ragione.
La storia inizia quando, all'età di 50 anni, Tolstoj è in crisi. Non avendo trovato pace nell'arte, nella scienza e nella filosofia, viene assalito dal cane nero della disperazione e pensa al suicidio. La sua vita passata viene rivalutata e giudicata insoddisfacente; lentamente si fa luce dentro di lui.
'Come gradualmente, impercettibilmente, la vita era decaduta in me, fino a raggiungere l'impossibilità di vivere, così gradualmente sentii il bagliore e la forza della vita tornare in me...
Tornai a credere in Dio". Ecco una ricerca di senso alla fine del XIX secolo - un'epoca di turbolenze sociali, scientifiche e intellettuali, in cui le vecchie forme erano minacciate.
Tolstoj si guarda intorno e, come l'autore dell'Ecclesiaste, scopre che "tutto è vanità". Le sue scoperte spirituali lo portano prima tra le braccia della Chiesa ortodossa e poi lo costringono ad abbandonarla con rabbia. La mia religione" riprende da dove era stata interrotta "La mia confessione".
Descrivendosi come un ex nichilista, Tolstoj sviluppa il suo attacco alla Chiesa che ha lasciato. Li accusa di nascondere il vero significato di Gesù, che si trova nel Discorso della montagna e, più chiaramente, nell'invito a non resistere al male. Per Tolstoj, è questo comando che è stato maggiormente danneggiato dall'interpretazione ecclesiastica.
Non tutti", scrive, "sono in grado di comprendere i misteri della dogmatica, dell'omiletica, della liturgia, dell'ermeneutica, dell'apologetica; ma tutti sono in grado e devono comprendere ciò che Cristo ha detto ai milioni di persone semplici e ignoranti che hanno vissuto e vivono oggi". Ecco la religione di Tolstoj; e la non violenza è il suo cuore.
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Ultima modifica: 2024.11.08 20:28 (GMT)