La libertà nel contratto costituzionale: prospettive di un economista politico

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Titolo originale:

Freedom in Constitutional Contract: Perspectives of a Political Economist

Contenuto del libro:

Benché scritto da un economista, il tema di questo libro non è l'"economia" nel senso ordinario del termine. È invece il contributo di James Buchanan a quello che ha definito il "revival contrattualista", il rinnovato interesse e l'enfasi sulla metafora del contratto sociale nella valutazione delle alternative politiche.

Egli ritiene che un autentico dialogo costituzionale debba avere luogo in questo Paese se l'America vuole rimanere una società libera e che le prospettive di un economista siano preziose nella discussione di questioni fondamentali di filosofia sociale. L'autore esamina criticamente le alternative fondamentali per l'ordine sociale: anarchia, legge naturale, determinismo storico e ragione rivelata. Rifiuta ognuna di esse e opta invece per la "libertà nel contratto costituzionale".

"In questa posizione è esplicitamente costruttivista e ritiene che sia possibile riformare le regole o le istituzioni costituzionali-legali. La riforma o il miglioramento di tali norme è determinato, tuttavia, da un accordo o consenso contrattuale concettuale e non da norme etiche esterne.

Inoltre, la scelta tra insiemi alternativi di regole, "costituzioni" alternative, è categoricamente distinta dai tentativi di suggerire norme politiche all'interno di un insieme di regole esistenti. Nello sviluppare la sua analisi, Buchanan analizza criticamente i recenti contributi di John Rawls, Robert Nozick, F. A.

Hayek, Michael Polanyi, Frank H. Knight e altri filosofi sociali.