La libertà di parola non esiste: Ed è anche una cosa buona

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La libertà di parola non esiste: Ed è anche una cosa buona (Stanley Fish)

Recensioni dei lettori

Riepilogo:

Il libro di Stanley Fish critica la nozione di principi assoluti nelle argomentazioni relative alla libertà di parola, all'equità e alla teoria giuridica. Mentre alcuni lettori trovano le sue idee stimolanti e illuminanti, altri criticano il suo ragionamento e sostengono che non riesce a riconoscere il valore dei principi generali.

Vantaggi:

Molti lettori hanno notato che le argomentazioni di Fish erano provocatorie e li hanno incoraggiati a riconsiderare le loro convinzioni. La scrittura è stata descritta come coinvolgente e intellettualmente rigorosa, in grado di sfidare i lettori a pensare criticamente alle norme sociali e a concetti come la libertà di parola e la censura.

Svantaggi:

I critici hanno sottolineato che Fish spesso si spinge troppo in là con le sue argomentazioni, causando contraddizioni e mancanza di chiarezza. Alcuni hanno trovato lo stile di scrittura eccessivamente accademico e carico di gergo, che lo rende difficile da seguire per i lettori comuni. Inoltre, si teme che il suo rifiuto dei principi generali possa portare a risultati indesiderati nel contesto di dibattiti legali ed etici.

(basato su 9 recensioni dei lettori)

Titolo originale:

There's No Such Thing as Free Speech: And It's a Good Thing, Too

Contenuto del libro:

In un'epoca in cui molto di ciò che passa per dibattito è solo una postilla morale - i valori tradizionali della famiglia contro l'élite culturale, la libertà di parola contro la censura - o un richiamo riflessivo ai nomi - i termini "liberale" e "politicamente corretto" sono usati con altrettanto disprezzo dalla destra che "reazionario" e "fascista" dalla sinistra -, Stanley Fish sembrerebbe un improbabile parafulmine per le controversie. Rinomato studioso di Milton, direttore del Dipartimento di Inglese della Duke University, Fish è emerso come un critico brillantemente originale della cultura in generale, lodato e messo alla berlina come vigoroso dissacratore dei pietismi sia di destra che di sinistra. La sua missione non è vincere le guerre culturali che preoccupano la nazione, ma piuttosto ridefinire i termini della battaglia.

In There's No Such Thing as Free Speech, Fish prende di mira l'impasse ideologica che ha paralizzato gli scambi accademici e politici negli anni Novanta. Nelle sue argute e accessibili disquisizioni delle vorticose controversie sul multiculturalismo, l'affirmative action, la revisione dei canoni, l'hate speech e la riforma legale, egli sviscera con precisione sia la pretesa dei conservatori di possedere valori trascendenti e senza tempo (la trascendenza senza tempo che essi stessi hanno opportunamente identificato), sia le icone della sinistra intellettuale dell'uguaglianza, della tolleranza e della non discriminazione. Egli sostiene che, mentre gli ideologi conservatori e gli stalloni liberali possono essere in forte disaccordo su ciò che è essenziale per una cultura o per un curriculum, entrambi credono erroneamente che ciò che è essenziale possa essere identificato a prescindere dalle circostanze accidentali (del tempo e della storia) a cui l'essenziale è ritualmente opposto.

Nella prima sezione del libro, che comprende i cinque saggi scritti per i celebri dibattiti di Fish con Dinesh D'Souza (autore ed ex analista politico della Casa Bianca di Reagan), Fish rivolge la sua attenzione al contraccolpo neoconservatore. Nella sua introduzione, Fish scrive: "I termini che ci vengono proposti con l'etichetta di 'apolitici' - 'valori comuni', 'equità', 'merito', 'noncuranza del colore', 'libertà di parola', 'ragione' - sono in realtà costruzioni ideologicamente cariche di un'agenda decisamente politica. Faccio questa precisazione non per lanciare un'accusa, ma per togliere il pungolo dell'accusa dal mondo "politica" e ridefinirlo come sinonimo di ciò che tutti inevitabilmente fanno". Fish sostiene che il dibattito sulla correttezza politica è artificiale, perché semplicemente non è possibile per nessun partito o individuo occupare una posizione al di sopra o al di fuori della politica. Riguardo alla controversia sulla revisione del curriculum universitario, Fish sostiene che il punto non è cercare di insistere sul fatto che l'inclusione degli studi etnici e di genere non sia una decisione politica, ma "sottolineare che qualsiasi curriculum alternativo - ad esempio una dieta di testi esclusivamente occidentali o europei - non sarebbe meno politicamente investito".

Nella seconda parte, Fish segue le implicazioni delle sue argomentazioni fino a un sorprendente rifiuto delle ottimistiche affermazioni della sinistra intellettuale, secondo cui la consapevolezza delle radici storiche delle nostre convinzioni e dei nostri pregiudizi può permetterci, come individui o come società, di sfuggirvi o di trascenderli. In particolare, si rivolge al movimento per la riforma degli studi giuridici e insiste sul fatto che il sogno di una cultura giuridica in cui i valori di nessuno siano sminuiti o dichiarati periferici non può essere realizzato più di quanto non lo sia il sogno di un concetto di equità che risponda alle nozioni di uguaglianza e giustizia di tutti, o di un metro di valutazione del merito che sia fedele alle nozioni di valore e sostanza di tutti. Allo stesso modo, sostiene che i tentativi di politicizzare lo studio della letteratura sono in ultima analisi sbagliati, perché le ri-caratterizzazioni delle opere letterarie non hanno assolutamente alcun impatto sul mainstream della vita politica. Conclude la sua critica dell'accademia con "L'insopportabile bruttezza di Volvos", uno straordinario sguardo su alcune delle caratteristiche più sconcertanti, se non proprio masochistiche, della vita accademica.

Penetrante, impavido e brillantemente argomentato, There's No Such Thing as Free Speech cattura il pesce essenziale. È una lettura obbligata per chiunque abbia a cuore l'esito delle guerre culturali americane.

Altre informazioni sul libro:

ISBN:9780195093834
Autore:
Editore:
Lingua:inglese
Rilegatura:Copertina morbida
Anno di pubblicazione:1995
Numero di pagine:346

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Ultima modifica: 2024.11.08 20:28 (GMT)