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Le recensioni evidenziano che “La consolazione della filosofia” di Boezio è un'opera filosofica profonda e accessibile, ricca di saggezza e lezioni di vita, nonostante alcune critiche riguardanti lo stile di traduzione e i problemi di formattazione. I lettori apprezzano il dialogo coinvolgente e la traduzione moderna, pur riconoscendo che il libro può presentare delle difficoltà a causa della sua profondità filosofica.
Vantaggi:⬤ Profonde intuizioni e saggezza senza tempo sull'esistenza umana e sulla filosofia.
⬤ Traduzione accessibile, piacevole e facile da leggere.
⬤ Contenuto coinvolgente che promuove discussioni ponderate, adatto a contesti educativi.
⬤ Prosa e poesia splendidamente scritte.
⬤ Lezioni di vita pertinenti che risuonano con i lettori di oggi.
⬤ Alcune traduzioni sembrano eccessivamente moderne o colloquiali, causando un distacco dal testo originale.
⬤ Problemi di formattazione, come caratteri interrotti ed errori tipografici, che compromettono l'esperienza di lettura.
⬤ Il libro può risultare impegnativo per alcuni lettori, richiedendo una riflessione profonda.
(basato su 41 recensioni dei lettori)
The Consolation of Philosophy
In questa apprezzata nuova traduzione de La consolazione della filosofia di Boezio, David R. Slavitt presenta una versione elegante, accessibile e moderna sia per gli estimatori di lunga data di uno dei grandi capolavori della letteratura filosofica sia per coloro che lo incontrano per la prima volta.
Slavitt conserva la distinzione tra l'alternanza delle sezioni in versi e in prosa nell'originale latino, permettendoci di apprezzare i paralleli menippei tra i discorsi dell'indagine letteraria e di quella logica. Le sue traduzioni in prosa sono vivaci e colloquiali e trasmettono il tono argomentativo, a volte scherzoso, dell'originale, mentre quelle in versi restituiscono la bellezza e la forza della poesia di Boezio. Il risultato è un importante contributo all'arte della traduzione.
Chi ha meno familiarità con la Consolazione può ricordare che fu scritta sotto condanna a morte. Boezio (480-524 circa), funzionario imperiale sotto Teodorico, sovrano ostrogoto di Roma, si trovò, in un periodo di paranoia politica, denunciato, arrestato e poi giustiziato due anni dopo senza processo.
Composto mentre l'autore era in carcere, lontano dalla famiglia e dagli amici, rimane una delle meditazioni più eloquenti della letteratura occidentale sulla natura transitoria dei beni terreni e sulla superiorità delle cose della mente. In un'abile combinazione di versi e prosa, Slavitt cattura l'energia e la passione dell'originale.
In un'introduzione destinata al lettore comune, Seth Lerer contestualizza la vita e le conquiste di Boezio.
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Ultima modifica: 2024.11.08 20:28 (GMT)