Punteggio:
Le recensioni di “L'ultima parola gentile” di David Housewright riflettono un mix di apprezzamenti e critiche. Molti lettori apprezzano il mistero ben fatto, il forte sviluppo dei personaggi e la narrazione coinvolgente. Tuttavia, alcuni lo trovano prevedibile o confuso per i nuovi lettori.
Vantaggi:Mistero ben scritto, personaggi coinvolgenti, ritmo veloce e ricco di azione, umorismo, forte approfondimento della cultura del Midwest, soddisfacente per i fan della serie, buona narrazione che attira i lettori.
Svantaggi:Potrebbe confondere i neofiti della serie, alcuni lo trovano prevedibile, occasionali momenti di lentezza, non tutti i lettori lo hanno trovato avvincente come le puntate precedenti.
(basato su 44 recensioni dei lettori)
The Last Kind Word
Il Bureau of Alcohol, Tobacco, Firearms and Explosives, insieme al suo amico Harry dell'FBI, fanno a McKenzie un'offerta che non può rifiutare, per quanto ci provi: assumere l'identità di un ricercato, fuggire nell'alto Minnesota e infiltrarsi in una banda di rapinatori armati noti come "The Iron Range Bandits". La sua missione: aiutare a recuperare un deposito di armi rubate prima che vengano usate per creare scompiglio al confine tra Canada e Stati Uniti.
Ma ci sono alcuni intoppi. Innanzitutto, i banditi non sono i criminali incalliti che sembrano, anche se gli sceriffi corrotti che li inseguono lo sono di sicuro. Poi ci sono la spogliarellista e il suo nefasto manager, l'ex soldato che cerca di dimostrare di essere un uomo, lo zar del crimine di serie B che usa il ricatto per costringere McKenzie a svaligiare il caveau di una banca altamente sorvegliata e un enigmatico delinquente che trova l'amore nei posti sbagliati. Per non parlare dei trafficanti di armi che si vantano di sparare prima e fare domande dopo.
E se questo non bastasse a fargli chiedere perché non sia rimasto a casa con la sua amata Nina Truhler, McKenzie scoprirà presto che, nonostante le promesse di un'ambiziosa assistente del procuratore degli Stati Uniti, è assolutamente da solo.
Elogi per L'ULTIMA PAROLA GENTILE:
"L'ingegno e l'empatia eccezionali contraddistinguono il decimo giallo di Housewright, vincitore dell'Edgar, che ha per protagonista l'ex poliziotto milionario Rushmore McKenzie di St. Paul, Minn. Personaggi bizzarramente simpatici fanno di questo libro qualcosa di più di un ingegnoso romanzo d'azione." -- Publishers Weekly, recensione stellata.
"Se si prendesse un noir moderno e lo si mescolasse con una commedia leggera, si otterrebbe qualcosa di molto simile a un romanzo di McKenzie: una storia seria, a tratti cupa, raccontata da un narratore divertente e spesso sconcertato. Una serie eccellente ma stranamente poco apprezzata." -- Booklist
"Ci sono davvero pochi scrittori che possono battere David Housewright per la pura potenza narrativa. I suoi libri partono subito forte e non mollano fino all'ultima pagina. Questa è un'altra storia eccezionale: non vedo l'ora di leggere la prossima." -- Zia Agatha's
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Ultima modifica: 2024.11.08 20:28 (GMT)