L'iscrizione delle cose: Scrittura e materialità nella prima Cina moderna

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Titolo originale:

The Inscription of Things: Writing and Materiality in Early Modern China

Contenuto del libro:

Perché una pietra d'inchiostro ha una poesia incisa su di essa? I primi scrittori cinesi moderni non si limitavano a lavorare con pennelli e inchiostro e i loro testi non erano confinati nei libri stampati su legno o nei confini della pagina di carta. I poeti incidevano versi su tazze, mestoli, corni di animali, conchiglie, bastoni da passeggio, scatole, ventagli, pugnali, teiere e strumenti musicali.

I calligrafi lasciavano messaggi sugli strumenti normalmente usati per scrivere sulla carta. Queste iscrizioni - composizioni in versi o in prosa epigrammatica - si relazionano in modo complesso agli oggetti su cui sono scritte. Thomas Kelly sviluppa un nuovo resoconto del rapporto tra letteratura cinese e cultura materiale esaminando gli oggetti iscritti della tarda dinastia Ming e della prima metà della dinastia Qing.

Egli considera come le qualità letterarie delle iscrizioni interagiscano con le proprietà visive e fisiche degli oggetti che le riportano. Kelly sostiene che l'iscrizione di un oggetto divenne per gli autori un mezzo per confrontarsi con la materialità e le tecnologie della scrittura.

Di fronte a profondi sconvolgimenti sociali, dalla volatilità del mercato alla violenza della transizione dinastica, gli scrittori si sono rivolti alle iscrizioni per riflettere sui loro investimenti e sulla loro dipendenza dalla permanenza della parola scritta. Gettando nuova luce sulle culture della scrittura nella Cina della prima età moderna, The Inscription of Things amplia la comprensione dei legami tra il letterario e il materiale.