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Insurrecto di Gina Apostol è un romanzo stratificato e sperimentale che intreccia la narrazione di un viaggio in auto con un serio esame dell'imperialismo statunitense nelle Filippine, in particolare del Massacro di Balangiga del 1901. La storia, che presenta personaggi complessi - un traduttore filippino e un regista americano - esamina i temi del colonialismo e dell'identità personale attraverso una narrazione non lineare. Mentre molti lettori ne apprezzano la genialità metaromanzesca e l'approfondimento storico, altri lo trovano confuso ed eccessivamente complesso.
Vantaggi:Il romanzo è lodato per la sua eccellenza metaromanzia, l'accuratezza storica e la profonda esplorazione di temi come il colonialismo e l'emancipazione femminile. Molti lettori trovano la prosa di Apostol brillante e spiritosa, e la narrazione stratificata coinvolgente una volta che ci si è abituati. Inoltre, il libro informa i lettori su aspetti meno noti della storia e della cultura filippina, offrendo un'esperienza arricchente.
Svantaggi:Alcuni lettori criticano il libro perché è confuso e difficile da seguire a causa della sua struttura non lineare e del linguaggio denso. La mancanza di una trama coerente e di uno sviluppo dei personaggi lascia alcuni lettori frustrati e delusi. Inoltre, è stato notato che i lettori potrebbero aver bisogno di una conoscenza preliminare della storia delle Filippine per una comprensione completa, limitando così la sua accessibilità.
(basato su 26 recensioni dei lettori)
Un'esibizione di bravura. -- The New York Times.
Storie e personalità si scontrano in questo tour-de-force letterario sul presente delle Filippine e sul passato dell'America, scritto dall'autrice di Gun Dealers' Daughter, vincitore del PEN Open Book Award.
Due donne, una traduttrice filippina e una regista americana, intraprendono un viaggio nelle Filippine di Duterte, collaborando e scontrandosi nella stesura di una sceneggiatura cinematografica su un massacro durante la guerra filippino-americana. Chiara sta lavorando a un film su un incidente avvenuto a Balangiga, Samar, nel 1901, quando i rivoluzionari filippini attaccarono una guarnigione americana e, per rappresaglia, i soldati americani crearono "una selva ululante" nella campagna circostante. Magsalin legge la sceneggiatura del film di Chiara e ne scrive la propria versione. Insurrecto contiene all'interno della sua azione drammatica due sceneggiature rivali del regista e della traduttrice: una su un fotografo bianco, l'altra su una maestra filippina.
All'interno della spirale di voci e strati narrativi di Insurrecto ci sono storie di donne - artiste, amanti, rivoluzionarie, figlie - che trovano la strada verso le proprie verità e storie. Utilizzando voci intrecciate e una struttura caleidoscopica, il romanzo è sorprendentemente innovativo, meditativo e giocoso. Insurrecto mette magistralmente in discussione e stravolge la narrazione alla maniera di Se in una notte d'inverno un viaggiatore di Italo Calvino, Hopscotch di Julio Cort zar e Fuoco pallido di Nabokov. Apostol si spinge contro i limiti della narrativa per recuperare l'atrocità di Balangiga e, così facendo, ci mostra il cuore oscuro di una guerra non raccontata e dimenticata che avrebbe plasmato il secolo successivo di storia filippina e americana.
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Ultima modifica: 2024.11.08 20:28 (GMT)