Fede e storia - Un confronto tra la visione cristiana e quella moderna della storia

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Titolo originale:

Faith and History - A Comparison of Christian and Modern Views of History

Contenuto del libro:

Il tema di questo volume è stato presentato per la prima volta come Lyman Beecher Lectures On Preaching alla Yale Divinity School nel 1945. Alcune delle stesse lezioni sono state tenute, su accordo, nell'ambito della Warrack Lectureship On Preaching presso le Università di Glasgow e Aberdeen in Scozia nell'inverno del 1947.

Alcuni capitoli sono stati utilizzati come base per le lezioni tenute nell'ambito della Fondazione Olaf Petri dell'Università di Uppsala in Svezia. In queste conferenze ho cercato di sviluppare varie parti di un tema generale. In questo volume ho riunito queste lezioni in uno studio più completo del problema complessivo della relazione tra la fede cristiana e le concezioni moderne della storia.

Sebbene l'opera complessiva, quindi, abbia una scarsa somiglianza con le lezioni, essa contiene la considerazione dei problemi specifici che sono stati trattati nelle lezioni. Non cercherò di identificare questo materiale per capitoli, poiché ho sottoposto l'intero lavoro a una riorganizzazione. Due di queste conferenze si occupano di solito dell'arte della predicazione, anche se non poche delle lezioni vere e proprie hanno riguardato il messaggio del predicatore.

Non avendo una competenza particolare nell'arte dell'omiletica, ho ritenuto saggio dedicare le conferenze a una definizione del compito apologetico del pulpito cristiano nel particolare clima spirituale dei nostri giorni. Poiché molti dei conferenzieri Beecher dell'ultimo mezzo secolo hanno cercato di adattare il messaggio cristiano all'ottimismo evolutivo prevalente del XIX e dell'inizio del XX secolo, ho pensato che potesse essere particolarmente appropriato considerare la situazione spirituale in un periodo in cui questo ottimismo evolutivo è in fase di decadenza. Questo volume è scritto sulla base della fede che il Vangelo di Cristo è vero per gli uomini di ogni epoca e che Gesù Cristo è "lo stesso ieri, oggi e sempre".

È tuttavia compito del pulpito mettere in relazione il Vangelo senza età con i problemi specifici di ogni epoca. Nel farlo, però, c'è sempre la tentazione di capitolare ai pregiudizi caratteristici di un'epoca.