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Una vita sostitutiva di Boris Fishman esplora i temi complessi della lealtà familiare, della memoria e dell'esperienza degli immigrati attraverso la storia di Slava, un giovane ebreo russo che si trova a dover gestire la propria identità mentre prepara le richieste di risarcimento per i sopravvissuti all'Olocausto. Il romanzo combina una bella prosa con un'etica più profonda, ma le reazioni variano notevolmente. Alcuni lettori lo trovano profondamente commovente e penetrante, mentre altri ne criticano la rappresentazione dei personaggi e la trattazione di argomenti delicati.
Vantaggi:La scrittura è spesso descritta come bella, con immagini vivide e personaggi ben sviluppati. Molti lettori apprezzano la profondità emotiva e i temi complessi, in particolare per quanto riguarda le esperienze degli immigrati e le dinamiche familiari. Il rapporto del protagonista con la nonna e l'intricata struttura narrativa sono stati elogiati per la narrazione coinvolgente e le domande etiche che fanno riflettere.
Svantaggi:Alcuni lettori hanno trovato la storia difficile da seguire, citando la prosa goffa e lo scarso sviluppo dei personaggi. Ci sono critiche riguardanti la rappresentazione degli ebrei russi e l'insensibilità verso l'esperienza dei sopravvissuti all'Olocausto, che portano a temere che il romanzo screditi la storia dell'emigrazione. Alcuni recensori hanno espresso confusione sulla trama e si sono sentiti estranei ai personaggi.
(basato su 163 recensioni dei lettori)
A Replacement Life
Vincitore del VCU Cabell First Novelist Award
Vincitore della Medaglia Sophie Brody dell'American Library Association
Finalista al National Jewish Book Award
Uno scrittore di singolare talento fa il suo debutto letterario con questa storia provocatoria, piena di anima e a volte esilarante di un giornalista fallito a cui viene chiesto di fare l'impensabile: Fissare le richieste di restituzione dell'Olocausto per gli anziani ebrei russi di Brooklyn, New York.
Yevgeny Gelman, nonno di Slava Gelman, "non ha sofferto nel modo esatto" in cui avrebbe dovuto soffrire per ottenere la restituzione che il governo tedesco ha pagato ai sopravvissuti dell'Olocausto. Ma ha sofferto: come ebreo durante la guerra, come cittadino di seconda classe in URSS, come immigrato in America. E allora? Suo nipote non è forse uno "scrittore"?
Slava, che ha una mentalità elevata, vuole lasciarsi alle spalle tutti questi problemi da immigrato. Solo che il sogno americano non si sta realizzando per lui... Century, la leggendaria rivista dove lavora come ricercatore, non vuole niente di più da lui. Slava vuole essere un americano corretto e irreprensibile, ma ancora di più vuole essere uno scrittore apprezzato.
Il turno di Slava come falsario di South Brooklyn gli insegna che non tutti i fatti sono veri e non tutte le bugie sono false. Per diventare un americano non basta rispettare la legge, ma occorre la stessa capacità di reinvenzione in cui eccelle il suo popolo. Inebriato e slegato dalle sue invenzioni, Slava rischia di essere esposto. Messo alle strette, compie un atto irrevocabile che gli consente finalmente di sentirsi a casa in America, ma non prima di aver riscosso un prezzo dalla sua famiglia.
Una vita di ricambio" è un romanzo cupo, commovente e splendidamente scritto sulla famiglia, l'onore e la giustizia.
--Salvatore Scribona.
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Ultima modifica: 2024.11.08 20:28 (GMT)