Tra crisi e catastrofe: Saggi lirici e mistici

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Titolo originale:

Between Crisis and Catastrophe: Lyrical and Mystical Essays

Contenuto del libro:

Andrej Bely è stato il più grande scrittore russo del XX secolo. Conosciuto fuori dalla Russia soprattutto come romanziere (il suo Pietroburgo è il miglior romanzo russo moderno), è stato anche un importante poeta simbolista e un profondo critico filosofico. Bely era anche un mistico che aveva una capacità insuperabile di esprimere le sue visioni per iscritto, e spesso lo faceva sotto forma di saggi lirici, di cui qui viene offerta una selezione. Molti di questi saggi sono stati scritti quando il XX secolo era alle soglie di una nuova epoca. Per Bely stava emergendo una nuova coscienza religiosa, radicata nelle visioni di Sophia di Vladimir Solovyov e nella proclamazione di Nietzsche secondo cui un uomo nuovo stava per essere creato. Una nuova alba, gioiosa e terrificante al tempo stesso, era già visibile all'orizzonte. "L'artista è il creatore dell'universo", dichiara Andrei Bely in una delle sue poesie filosofiche raccolte in questo libro. Vagando fluidamente tra poesia e teoria, tra analisi e fantasticheria, Bely trasforma la rivoluzione materiale e intellettuale della modernità in una rivoluzione estetica, e allo stesso tempo presagisce il rivoluzionario sconvolgimento politico del XX secolo. Nell'abile traduzione di Boris Jakim, le intriganti e affannose improvvisazioni di Bely brillano con acume e arguzia. -Robert Bird, Dipartimento di Lingue e Letterature Slave, Univ.

di Chicago Andrei Bely - poeta, romanziere e pensatore - è stato una delle figure centrali della letteratura russa del primo Novecento. Il suo pensiero, rappresentato dai nove saggi qui raccolti, che esaminano in profondità le opere di Tolstoj, Vladimir Solovyov, Nietzsche e dei poeti russi (in particolare dei suoi compagni simbolisti), è notevole sia per la sua portata che per la sua forma di espressione. Il suo stile combina l'esaltazione visionaria con l'autoironia in un modo tutto suo: "La nostra salvezza", scrive nel saggio finale, "sta nell'esuberanza giocosa". Boris Jakim riesce nel compito quasi impossibile di catturare questa qualità nelle sue belle traduzioni. -Richard Pevear, traduttore di Guerra e pace e I fratelli Karamazov Per Andrej Bely ogni domanda è una domanda religiosa, ogni risposta una risposta religiosa. I saggi inclusi in questa raccolta, ciascuno a suo modo, rappresentano sia la domanda che la risposta. Per Bely, infatti, tutto ciò che è importante nella vita umana - arte, significato, lotta, scoperta - brilla in un metaxu il cui dominio è proprio quello della religione come luogo di rivelazione. Questi saggi - apocalittici, immaginari, gnomici - sebbene siano stati scritti quasi un secolo fa, ci forniscono comunque nuovi modi di vedere la natura implicitamente poetica, integrale ed eminentemente religiosa dell'esistenza umana e della struttura del mondo.

Boris Jakim è da lodare per il dono di questa traduzione, che fornisce al mondo anglosassone un'alternativa molto necessaria ai discorsi religiosi prevalenti, così preoccupati dall'apologetica e dalla polemica e così dimentichi della poesia e del misticismo. -Michael Martin, autore di The Submerged Reality: Sophiology and the Turn to a Poetic Metaphysics.