Sudare sangue

Recensioni dei lettori

Le recensioni descrivono il libro come un'esplorazione intrigante e stimolante di temi legati alla dannazione e alla lotta psicologica, con uno stile narrativo unico. Gli sforzi di traduzione e pubblicazione sono stati lodati per aver reso quest'opera insolita accessibile a un pubblico più ampio.

Il libro è stato descritto come interessante, divertente e una valida esplorazione di temi complessi. La traduzione di Erick Butler è molto apprezzata, così come la qualità della pubblicazione. I lettori trovano i racconti dell'autore bizzarri e allo stesso tempo profondamente perspicaci, che combinano arguzia ed erudizione.

Alcuni lettori potrebbero trovare l'argomento trattato, che include elementi di agonia spirituale e psicologica e di violenza, inquietante o impegnativo.

(basato su 4 recensioni dei lettori)

Titolo originale:

Sweating Blood

Contenuto del libro:

Pubblicato per la prima volta in francese nel 1893, Sudare sangue descrive le atrocità della guerra in 30 racconti di orrore e disumanità dalla penna del Pellegrino dell'Assoluto, L on Bloy. Scrivendo con sangue, sudore, lacrime e indignazione morale, Bloy attinse ad aneddoti, notizie di cronaca e alle proprie esperienze di guerrigliero per comporre una rappresentazione frammentata della guerra franco-prussiana del 1870, raccontata con uguale misura di odio e pathos, alternando dettagli taglienti e angoscia sommessa.

Da cumuli di cadaveri, mostruosi macellai, vili borghesi, massacri sanguinosi, mari di fango, disperazione ubriaca, spaventose deturpazioni, allucinazioni grottesche e macabri mezzi di vendetta personale, emerge un ritratto generalizzato della sofferenza che richiede in ultima analisi una lente religiosa: attraverso il nazionalismo maniacale e il cattolicesimo frenetico di Bloy, emerge qui un inferno, un'apocalisse del XIX secolo che ha fatto a pezzi un paese e ha posto le basi per un secolo di atrocità che dovevano ancora venire. L on Bloy (1846-1917) nacque da un padre libero e severo e da una madre spagnola cattolica nel sud-ovest della Francia.

Nutrendo in gioventù sentimenti antireligiosi, la sua visione cambiò radicalmente quando si trasferì a Parigi e subì l'influenza di Jules-Am d e Barbey d'Aurevilly. Negli anni successivi, in cui scrisse pamphlet, romanzi, saggi, poesie e un diario in più volumi, Bloy si guadagnò il doppio soprannome di Pellegrino dell'Assoluto per la sua devozione eterodossa alla Chiesa cattolica e di Mendicante ingrato per la sua infinita fiducia nella carità degli amici per sostenere lui e la sua famiglia.