Scrivere la morte

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Titolo originale:

Writing Death

Contenuto del libro:

“Non chiedete per chi suona la campana... Eulogia: una delle tante parole inglesi che combinano legein (riunire) e logos (la parola, la legge).

Con l'elogio, tuttavia, l'atto stesso del discorso è importante (eu-) e la sua impossibilità è evidente in un'opera scritta. Il luogo della raccolta delle parole, dei suoni dispersi, scompare nell'atto della scrittura, esso stesso disperso - sottolineando con troppa forza la causa, l'evento della dispersione che crea la necessità di riunirsi. L'elogio funebre di Fernando, questo particolare elogio funebre, si chiama Scrivere la morte e ci ricorda che l'elogio funebre, nella sua impossibilità, può essere il genere principale della scrittura.

La scrittura e la morte sono sempre andate insieme, da qui i sospetti di Platone sulle tecnologie chirografiche. L'autore è assente, così come il soggetto.

Il testo non ammette domande e non dà risposte. La raccolta di dispersioni di Fernando, sotto forma di mini-meditazioni, dispiega la tessitura del textus che rende possibile la scrittura e rende comprensibile la morte in tutto il suo paradossale mistero e la sua stupefacente presenza.

Il suo è un libro di catalizzatori: usateli con cura. -- Ryan Bishop, professore di arti e politiche globali, Winchester School of Art, Università di Southampton”.