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Il libro “Ricordo di un grande Natale” di Lillian Smith è apprezzato per la sua accorata rappresentazione della vita familiare e delle tradizioni natalizie nel Sud prebellico. Questo libro di memorie, ricco di valori culturali, offre ai lettori una visione calda e nostalgica di un'epoca in cui la famiglia, la semplicità e l'unione erano al centro delle festività natalizie. È stato descritto come un classico affascinante, che risuona con i lettori di tutte le età ed evoca ricordi affettuosi di un Natale meno commerciale.
Vantaggi:Narrazione calda e nostalgica, cattura l'essenza delle tradizioni natalizie del Sud, ricchi valori culturali, risuona con la famiglia e l'unione, adatto a lettori di tutte le età, include ricette, una lettura deliziosa che evoca gioia e calore.
Svantaggi:Alcuni potrebbero trovarlo troppo sentimentale o privo di rilevanza moderna, dato che l'opera di Lillian Smith viene descritta come un po' dimenticata o passata di moda negli ultimi anni.
(basato su 13 recensioni dei lettori)
Memory of a Large Christmas
C'erano nove figli Smith, le nonne e i cugini, c'era una grande casa che non finiva mai, c'erano l'affumicatoio e l'uccisione dei maiali e l'agitazione degli alberi di pecan e tutte le deliziose attività che si svolgevano in una cucina del XIX secolo e che si sono protratte fino ai primi decenni del XX secolo.
Ma soprattutto c'era un padre che, in qualità di impresario e creatore di rituali, lucidava gli eventi familiari in modo tale che, come dice l'autrice, “ancora oggi, mezzo secolo dopo, accecano gli occhi con il loro splendore”. Ma forse ciò che lo mantiene così fresco nella mia memoria è il fatto che insieme a tutti i nostri giochi e lavori fisici vivevamo una vita selvaggia di immaginazione: era difficile evitare che si riversasse nella realtà e doloroso quando la realtà si faceva avanti e potava la nostra fioritura”.
Ecco perché in questo ricordo del Natale in una piccola città del Sud ci sono improvvise escursioni a Versailles e alla Sala degli Specchi e al Teatro dell'Opera della cittadina e alla prigione alla ricerca di un regalo di Natale per i genitori; ed ecco perché un'elegante bara poteva avere un ruolo così importante nei festeggiamenti. E perché, un anno, quarantotto 'veri' detenuti hanno cenato con noi a Natale”.
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Ultima modifica: 2024.11.08 20:28 (GMT)