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Il libro presenta una raccolta di saggi che esplorano la rappresentazione delle donne nere, con particolare attenzione ai loro corpi e alle loro acconciature, e come queste rappresentazioni si sono evolute nel tempo. È una risorsa preziosa per comprendere le questioni legate alla razza, alla bellezza e all'identità.
Vantaggi:I saggi sono ben scritti e approfonditi e lo rendono un'ottima risorsa per la ricerca sul corpo e la bellezza delle donne nere. È consigliato sia per l'arricchimento personale che per lo studio accademico.
Svantaggi:Alcune lettrici potrebbero trovare limitante l'attenzione a specifici contesti culturali e storici se sono alla ricerca di un'esplorazione più ampia delle questioni femminili.
(basato su 3 recensioni dei lettori)
Recovering the Black Female Body: Self-Representation by African American Women
Nonostante la recente ondata di lavori accademici che indagano le questioni interconnesse di razza, genere e rappresentazione, poco è stato scritto sulle rappresentazioni del corpo delle donne nere. Il discorso culturale americano, sia passato che attuale, ha tentato di ipererotizzare il corpo femminile nero o di renderlo un luogo di scorrettezze e crimini.
I saggi di questo volume si concentrano su come le donne afroamericane, dal XIX secolo a oggi, hanno rappresentato il proprio corpo in opposizione alla visione distorta degli altri. Le autrici cercano di "recuperare" il corpo femminile nero in due modi: esplorano il modo in cui le immagini storiche dominanti hanno mediato l'identità femminile nera e analizzano il modo in cui le donne nere hanno resistito alle percezioni culturali popolari, spesso avvilenti, a favore di presentazioni di sé più diverse e sottili.
I pezzi contenuti in questo libro - tutti pubblicati qui per la prima volta - affrontano un'ampia gamma di argomenti, dalla poesia americana del periodo antebellico agli attori afroamericani del XIX secolo, fino alla narrativa pulp del XX secolo.
Recovering the Black Female Body riconosce l'urgente necessità di mettere in luce, attraverso la ricerca, la vibrante energia dei tentativi delle donne afroamericane di sottrarre il controllo della costruzione fisica e simbolica del proprio corpo alle distorsioni altrui.
Hanno contribuito Margaret Bass, Dorri Rabung Beam, Michael Bennett, Jacqueline E. Brady, Daphne A. Brooks, Vanessa D. Dickerson, Meredith Goldsmith, Yvette Louis, Ajuan Maria Mance, Noliwe Rooks, Mark Winokur e Doris Witt. Il libro contiene anche una prefazione di Carla L. Peterson e una postfazione di Deborah E. McDowell.
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Ultima modifica: 2024.11.08 20:28 (GMT)