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Il libro di memorie “Hapa Girl” di May-lee Chai è una narrazione potente e coinvolgente che esplora le sue esperienze di crescita come bambina di razza mista nel South Dakota durante gli anni Ottanta. Sebbene molti lettori abbiano trovato il libro ben scritto e ricco di spunti, in grado di fornire un commento toccante sul razzismo e sull'identità, alcuni recensori hanno criticato la rappresentazione della vita di provincia e messo in dubbio l'accuratezza di alcuni eventi.
Vantaggi:Il libro è descritto come estremamente leggibile, ben scritto ed emotivamente coinvolgente. Molti recensori hanno elogiato l'onestà, l'umorismo e la capacità di Chai di creare una narrazione avvincente sulle sfide affrontate dagli individui multirazziali. Il libro di memorie è visto come un'opera che apre gli occhi e che offre un contributo significativo alle discussioni sulla razza e sull'identità in America. Le descrizioni vivide e la voce appassionata di Chai sono state particolarmente apprezzate, rendendo il libro difficile da mettere giù.
Svantaggi:Alcuni lettori hanno ritenuto che il libro ritraesse una visione esagerata o imprecisa delle dinamiche di una piccola città e hanno messo in dubbio l'autenticità del racconto di Chai, suggerendo che potrebbe essere in parte romanzato. Alcuni recensori hanno affermato che, sebbene il peso emotivo della storia fosse profondo, essa risultava anche egocentrica o drammatica. Le critiche hanno anche evidenziato incongruenze nell'arco narrativo e suggerito che il libro avrebbe potuto beneficiare di un formato più lungo per chiarire alcuni aspetti.
(basato su 14 recensioni dei lettori)
Hapa Girl
A metà degli anni Sessanta, Winberg Chai, giovane accademico e figlio di immigrati cinesi, sposò un artista irlandese-americano. In Hapa Girl (hapa è il termine hawaiano per “misto”) la figlia racconta la storia di questa famiglia innamorata che negli anni Ottanta si trasferisce dalla California meridionale a New York, fino a una fattoria del South Dakota.
Nella loro nuova casa nel Midwest, la famiglia si ritrova ad essere oggetto di attenzioni sgradite, che degenerano rapidamente in violenza. I Chai si trovano improvvisamente isolati socialmente e riescono a malapena a gestire la tensione che deriva dagli episodi quotidiani di astio razziale, compresi gli atti di crudeltà casuali. Il libro di memorie di May-lee Chai si conclude in Cina, dove arriva appena in tempo per assistere a una rivolta e a manifestazioni.
Qui si rende conto che le paure degli americani rurali per il cambiamento, per l'incertezza economica, per l'ansia razziale, per l'incognita del futuro rispetto al passato conosciuto erano le stesse della Cina. E finalmente capii che non era stata colpa mia.
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Ultima modifica: 2024.11.08 20:28 (GMT)