Raccolta di poesie 1991-2000

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Titolo originale:

Collected Poems - 1991-2000

Contenuto del libro:

Dopo aver ricevuto ampi consensi e numerosi premi durante gli anni iniziali e centrali della sua carriera, John Ashbery ha continuato a esplorare nuove direzioni negli anni Novanta, scrivendo in uno stile al tempo stesso giocoso e cerebrale, rilassato e preciso, onirico nelle sue immagini e associazioni ma squisitamente in sintonia con la realtà mondana. Qui, in un volume autorevole e commentato, sono raccolte sette opere complete di questo periodo cruciale in cui l'autore ha consolidato la sua posizione tra i più grandi poeti americani.

Il volume si apre con l'importante poesia Flow Chart (1991), uno straordinario tour de force che rivela la padronanza di Ashbery “dell'intero potenziale orchestrale della lingua inglese”, come scrive Helen Vendler. Tessendo un incantesimo attraverso i suoi lunghi versi, che si dispiegano in modi ipnotici e sorprendenti, Flow Chart offre un resoconto della mente del poeta che completa il precedente Autoritratto in uno specchio convesso di Ashbery, ma fornisce anche una visione del “sogno collettivo della vita quotidiana che è stato il nostro / inizio, e in cui viviamo ancora, all'aperto, sotto le nuvole impilate in un modello di tenuta / come quadri in un museo del XIX secolo”. Come osserva Benjamin Kunkel, “chiunque si interessi di ciò che sta accadendo nella letteratura americana deve sedersi... e leggere questo poema fino in fondo”. “Preparata in consultazione con l'autore, questa edizione ripristina una pagina mancante - trentotto righe in tutto - inavvertitamente abbandonata durante il processo di revisione del poema per la sua prima pubblicazione.

Le poesie di Ashbery degli anni Novanta spaziano brillantemente tra i suoi vari interessi e le sue ossessioni: l'opera lirica, il film noir, la poesia francese e le arti visive, in particolare l'opera dell'artista outsider Henry Darger, punto di partenza per il poema Girls on the Run (1999). L'inventiva apparentemente illimitata di Ashbery, il suo orecchio perfetto per il linguaggio americano e la sua esuberante erudizione trasportano il lettore in luoghi inaspettati.

Il volume è completato da una selezione di ventisei poesie non raccolte, tra cui “Hoboken”, una poesia a collage che saccheggia maliziosamente il Thesaurus di Roget, “The Hailstorm in Belgrade, May 24th 1937”, ispirata da un remoto ricordo di un articolo della rivista Life che Ashbery lesse quando aveva nove anni, e “Victrola floribunda”, pubblicata per la prima volta a fronte di una riproduzione di un dipinto di un fiore immaginario dell'artista Dorothea Tanning, da cui prende il nome.