Rabbia bianca: la verità non detta del nostro divario razziale

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Titolo originale:

White Rage: The Unspoken Truth of Our Racial Divide

Contenuto del libro:

Vincitore del National Book Critics Circle Award

New York Times Bestseller

Libro dell'anno del New York Times

Un libro di saggistica dell'anno del Washington Post

Miglior libro del 2016 del Boston Globe

Un Chicago Review of Books miglior libro di saggistica del 2016

Dalla Guerra Civile al nostro infuocato presente, White Rage inquadra la nostra continua conversazione sulla razza, raccontando le potenti forze che si oppongono al progresso dei neri in America - ora in paperback con una nuova postfazione dell'autrice, l'acclamata storica Carol Anderson.

Mentre Ferguson, nel Missouri, esplodeva nell'agosto del 2014, e i commentatori dei media di tutto lo spettro ideologico si riferivano alla reazione rabbiosa degli afroamericani come "rabbia nera", la storica Carol Anderson scrisse un notevole op-ed sul Washington Post suggerendo che si trattava, invece, di rabbia bianca al lavoro. Con tanta attenzione alle fiamme, ha sostenuto la studiosa, tutti hanno ignorato la brace.

Dal 1865 e dall'approvazione del Tredicesimo Emendamento, ogni volta che gli afroamericani hanno fatto progressi verso la piena partecipazione alla nostra democrazia, la reazione dei bianchi ha alimentato una deliberata e inesorabile retrocessione delle loro conquiste. La fine della Guerra Civile e della Ricostruzione è stata accolta con i Codici Neri e il Jim Crow.

La storica decisione della Corte Suprema del 1954 Brown v. Board of Education è stata accolta con la chiusura delle scuole pubbliche in tutto il Sud, mentre i dollari dei contribuenti finanziavano le scuole private segregate dei bianchi.

La Legge sui diritti civili del 1964 e la Legge sui diritti di voto del 1965 hanno scatenato una risposta codificata ma potente, la cosiddetta Strategia del Sud e la Guerra alle droghe che hanno privato della libertà milioni di afroamericani, spingendo i presidenti Nixon e Reagan alla Casa Bianca, e poi l'elezione del primo presidente nero d'America, hanno portato all'espressione della rabbia bianca che è stata tanto implacabile quanto brutale.

Collegando accuratamente questi e altri momenti storici in cui il progresso sociale degli afroamericani è stato contrastato da un'opposizione deliberata e abilmente costruita, Anderson solleva il velo che ha a lungo coperto le azioni compiute in nome della tutela della democrazia, della responsabilità fiscale o della protezione dalle frodi, rendendo visibile la lunga stirpe della rabbia bianca. Avvincente e drammatico nella storia ineccepibile che racconta, White Rage aggiungerà una nuova importante dimensione alla conversazione nazionale sulla razza in America.