Punteggio:
Il libro “Occhi fuori dal premio” è ampiamente apprezzato per il suo perspicace contesto storico relativo alle lotte per i diritti civili e umani degli afroamericani. I lettori sottolineano la sua capacità di educare e provocare la riflessione sulle barriere sistemiche al progresso, apprezzando anche l'impatto personale che ha avuto sulla loro comprensione delle relazioni razziali negli Stati Uniti. Tuttavia, alcuni lettori trovano l'analisi franca dell'autore impegnativa e provocatoria, che potrebbe non essere adatta a tutti.
Vantaggi:Il libro fornisce un contesto storico significativo, stimola una riflessione profonda sulle questioni razziali, è ben studiato, coinvolgente e accessibile. Distingue efficacemente tra diritti civili e umani e molti lettori lo trovano una lettura potente e illuminante.
Svantaggi:Alcuni potrebbero trovare l'analisi dell'autore provocatoria e potrebbe non risuonare bene con coloro che cercano narrazioni più edificanti. Potrebbe essere impegnativo per i lettori che non sono preparati a confrontarsi con verità scomode sulla storia razziale dell'America.
(basato su 10 recensioni dei lettori)
Eyes Off the Prize: The United Nations and the African American Struggle for Human Rights, 1944 1955
Mentre la Seconda Guerra Mondiale volgeva al termine e il mondo si risvegliava di fronte agli orrori perpetrati dai suprematisti bianchi nella Germania nazista, la NAACP e i leader afroamericani intuirono l'opportunità di lanciare un'offensiva contro le condizioni di segregazione e disuguaglianza negli Stati Uniti. Il "premio" che cercavano non erano i diritti civili, ma i diritti umani.
Solo il lessico dei diritti umani, plasmato dall'Olocausto e articolato dalle Nazioni Unite, conteneva il linguaggio e il potere morale per affrontare non solo la disuguaglianza politica e legale, ma anche le esigenze di istruzione, assistenza sanitaria, alloggio e occupazione che affliggevano la comunità nera. La NAACP lo capì e fece valere la sua influenza e le sue risorse per portare il suo programma sui diritti umani davanti alle Nazioni Unite. Ma l'inizio della Guerra Fredda e l'aumento dell'anticomunismo permisero ai potenti del Sud di considerare quei diritti come di ispirazione sovietica e come una minaccia allo "stile di vita" americano.
Nemici e amici esaltarono il movimento e la NAACP si ritirò su un programma di diritti civili più ristretto, più facile da mantenere politicamente. Così il Movimento per i diritti civili fu lanciato senza il linguaggio e la missione necessari per raggiungere davvero l'uguaglianza dei neri.
Carol Anderson ha ricevuto importanti sovvenzioni dalla Ford Foundation e dall'American Council of Learned Societies e numerosi premi per l'eccellenza nell'insegnamento. I suoi interessi scientifici sono la storia americana, afroamericana e diplomatica del XX secolo e l'impatto della guerra fredda e della politica estera degli Stati Uniti sulla lotta per l'uguaglianza dei neri. Tra le sue pubblicazioni ricordiamo "From Hope to Disillusion", pubblicato in Diplomatic History e ristampato in The African-American Voice in U.
S. Foreign Policy.
© Book1 Group - tutti i diritti riservati.
Il contenuto di questo sito non può essere copiato o utilizzato, né in parte né per intero, senza il permesso scritto del proprietario.
Ultima modifica: 2024.11.08 20:28 (GMT)